venerdì, luglio 13, 2007

Una Visita Inaspettata

Ieri sera era lì, seduta sul mio letto, con un sorriso seducente e gli occhi di chi non desidera altro che te; non so come abbia fatto ad entrare, probabilmente si è infilata dalla finestra della cucina o silenziosamente si è insinuata alle mie spalle, senza un lamento, un sospiro, un tocco, d’un tratto me la sono trovata lì che mi fissava, invitante, come è sempre stata. Ho provato a scacciarla, a farla uscire ancora una volta dalla mia camera, a minacciarla di non farsi più vedere da me, ma quei occhi languidi e pieni di passione mi hanno incantato e non ho saputo respingere il tocco delle sue dita sottili sulle mie braccia, le mie spalle, la mia schiena, piccoli solchi di un piacevole contatto a cui per troppo tempo ho rinunciato; ha sussurrato parole che non sentivo da tempo con quella sua voce dolce e ho ceduto al suo desiderio.
Questa notte era lì, ha dormito assieme a me; in tanti anni che la conosco, che la combatto, non le ho mai permesso questo privilegio, non le ho mai concesso di abbracciarmi così a lungo, di usarmi per soddisfare il suo desiderio di contatto, di appoggiare le sue tenere labbra sulla mia pelle, ma per quanto la odi e la detesti mi è mancata la forza per dirle di no, per dirle ancora che non ero più suo, che non la volevo più vedere, non ho saputo resisterle, lo assecondata come le prime volte che l’ho incontrata prima di accorgermi quanto fosse maligna nella sua dolcezza.
Questa mattina era lì, le sue mani che mi accarezzavano il viso, gli occhi scintillanti di una gioia malvagia, soddisfatta di avermi avuto ancora una volta, di aver ceduto di nuovo alle sue lusinghe, di essersi imposta nonostante il mio ribrezzo per lei, con la consapevolezza di poter tornare quando vuole… aspra, maledetta Solitudine

domenica, giugno 10, 2007

Anniversari

Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te

(da Ho Messo Via di Luciano Ligabue)


Buon anniversario...

martedì, aprile 17, 2007

Leggenda di un Marinaio

Mentre completavo la lettura del libro sulla pallacanestro, data la mole lasciato per le ore serali, nel mio tragitto casa-lavoro ho dato una sfoltita alla colonna dei libri da leggere (che però invece di diminuire, continua a crescere...) dando fondo ad una serie di romanzi a fumetti, ideati, disegnati e scritti da Hugo Pratt con protagonista il suo personaggio più conosciuto, Corto Maltese.

Mi sembra alquanto superfluo spiegare chi sia Corto Maltese (un avventuriero, capitano pirata, cercatore di tesori, uno dei pochi gentiluomini rimasti) o fare l'elogio del genio dello scrittore veneziano, scrittore e non disegnatore, perché le storie che intesse con i suoi disegni e i suoi dialoghi sono dei veri romanzi d'avventura, dei racconti pieni che si affidano al tratto della matita molto più che alle parole scritte da una macchina; Nei tre "romanzi" letti ("Una Ballata del Mare Salato", "Cortesconta detta Arcana", "La Casa Dorata di Samarcanda") ho trovato dei bei personaggi, non sempre completamente approfonditi, ma per nulla piatti,tre romanzi d'avventura dove Corto si imbatte spesso con le sue due facce (Il Pirata e il Gentiluomo) senza farne però un'anima combattuta tra due vie; molto più lineare il suo amico e nello stesso tempo nemico Rasputin, che lo accompagna (spesso mal volentieri) nelle sue avventure, un uomo dalle idee chiare quanto il suo egoismo e spietato quanto la sua avarizia.

Una cosa detestabile dello stile di Pratt, del modo di condurre la storia, sono i salti, i cambi di scena senza alcuna didascalia,senza alcuno studio dell'impaginazione, del dove la tavola comparirà nell'incessante volgere di pagine(come si impara leggendo gli sketcbook di altri autori più "disegnatori"), che a volte ti lasciano l'impressione di aver perso qualche pezzo per strada, un "vizio" che però rende le sue opere ancora più vicine ai romanzi, che ai fumetti.

lunedì, aprile 16, 2007

Parliamo (Ancora) di Basket

Sì, lo so, in quest'ultimo periodo sono monotematico, ma sono cose che capitano, soprattutto quando hai appena finito un libro che parla di una delle tue più sfrenate passioni; "La Leggenda del Basket" di Mario Arceri (giornalista sportivo del corriere dello sport-stadio, un quotidiano a diffusione nazionale con sede a Roma) e Valerio Bianchini detto il Vate(r) (allenatore di lungo corso e successo, soprattutto negli anni '80) è un buon libro che fa un'ampia panoramica sulla storia di questo bellissimo sport, nato dal genio del signor Naismith e che nel tempo ha saputo conquistarsi popolarità e pubblico, tanto da diventare il secondo sport di squadra in italia e il primo nel mondo per diffusione e numero di appassionati.

Panoramica che finché rimane sul generico è anche fatta bene, racconta con sufficiente precisione come sono stati gli inizi, lo sviluppo del gioco in america ed in Europa, da un quadro generico della situazione in cui lo sport si sviluppa e ne marca i punti più salienti, ma nel momento in cui intende scendere nei particolari un po' scricchiola, soprattutto per la scelta dei temi approfonditi, spesso non coincidenti con le storie più gloriose delle nostre squadre; ad esempio si parla ben poco di quello che è stata l'Olimpia Milano (e in generale il basket lombardo, con l'eccezione di Cantù dove però il Vate(r) ha vinto uno scudetto) nella pallacanestro italiana, mentre si sottolinea l'esperienza a Roma dei primi anni '50, o si da importanza al giro delle poltrone effettuato a livello di federazione, cose che per lo sportivo medio non hanno rilevanza, soprattutto quando non hai un numero infinito di pagine; Sinceramente avrei preferito una diesamina più particolareggiata, 5-6 pagine per campionato raccontandone l'andamento e i giocatori di spicco, sottolineando poi eventi clamorosi (come lo scudetto a Pesaro, le vittorie nelle coppe Europee, le medaglie alle Olimpiadi) anche se mi rendo conto che non si possa parlare di tutto e che l'ambiente e l'estrazione dei due autori abbia portato a scegliere quali temi approfondire.

sabato, aprile 14, 2007

Il Balsamo della Vittoria

Mercoledì scorso si è giocata la terza partita del campionato PGS per il ForumolimpiaTeam contro l'Azzurra Albiate, una formazione che abbiamo già incontrato nel torneo invernale; ragazzi giovani che difendono prevalentemente a uomo e portano molta pressione sul portatore di palla, con un paio di elementi di spicco con un buon tiro.

Partenza fulminante della squadra di casa che con un'accorta difesa, una buona circolazione di palla e soprattutto molte giocate sotto canestro e in penetrazione costruisce un importante vantaggio disorientando gli avversari (11 - 0) e costringendo il loro allenatore a chiamare Time-out: un paio di aggiustamenti in difesa e il primo quarto termina con 7 punti di vantaggio (22-15); il secondo quarto mette in evidenza il valore dei nostri avversari, che rimediano un po' alla triste prestazione al tiro del primo quarto, senza però essere capaci di arginare il nostr gioco e mantenendo praticamente inalterato il distacco (38-30).

Alla ripresa dalla pausa lunga sono i nostri avversari a metterci in difficoltà, riuscendo finalmente a battere quasi sistematicamente la nostra difesa, mentre la nostra fin lì florida produzione offensiva si riduce considerevolmente, permettendo ad Albiate di tornare sotto e recuperare ina partita che sembrava entrare nei binari di un dominio da parte nostra (46-48); mai sopra i 3 punti di vantaggio, i nostri avversari non sono capaci di scappare per far loro l'incontro, e grazie ad una maggiore attenzione difensiva (oltre che l'isolamento dei loro elementi più pericolosi), riusciamo a riprenderci il vantaggio e l'inerzia della partita, chiudendo l'ultimo quarto con ben 70 punti segnati (a 60).

Siamo stati bravi, abbiamo difeso bene e fatto girare bene la palla in attacco, a parte il momento no del terzo quarto, ma di fronte ai due punti sono cose che passano in secondo piano, come la mia prestazione della serata: numeri a parte (un solo tiro da tre sbagliato e nient'altro) non sono contento di come ho giocato; non che abbia giocato male, ma finita la partita ho avuto la netta impressione che avrei potuto dare o fare qualcosa di più, che avrei potuto portare il mio mattoncino nel conseguire la vittoria come hanno fatto TUTTI gli altri, comunque nulla di tragico o di irreversibile, solo la sensazione di non aver dato nulla nella vittoria.

Sarà per la prossima (Mercoledì 18 Aprile contro la Polisportiva Vedanese)

martedì, aprile 10, 2007

Rush Finale

Mancano ancora 7 partite alla conclusione della stagione regolare per il campionato italiano di serie A, 7 giornate in cui verranno decisi gli accoppiamenti per i play-off che quest'anno si preannunciano ancora più combattuti degli scorsi anni, anche perché la sola Siena ha dimostrato una potenza e una concretezza difficilmente contrastabili; Roma dopo gli ultimi acquisti sembra aver messo ordine nel suo caos ed ha infilato una serie positiva di vittorie, risalendo posizioni su posizioni fino a giungere al secondo posto in co-abitazione con l'Olimpia, mentre l'altra Virtus ha smesso di fare il treno ad alta velocità ed ha perso molto terreno, scendendo al quarto posto.
Dietro ai primi quattro le altre due lombarde, una (Varese) che mantiene la propria posizione guadagnata già dalla fine del girone d'andata, l'altra (Cantù) che ha aggiustato il gioco e inserito una serie positiva, rendendo il proprio palazzetto un vero fortino, e Napoli, che ha passato un momento di crisi e non è detto che ne sia uscita del tutto. In fondo a contendersi l'ultimo posto utile le rivelazioni Montegranaro e Scafati assieme a Biella, con l'altra squadra di Bologna lievemente svantaggiata ma ancora in grado di rientrare nei giochi; tuute queste aiutate dalla penalizzazione subita da Treviso per aver tesserato un giocatore in più del consentito (e non si parla di un giocatore qualsiasi, ma di Lorbek, che adesso a Roma sta facendo la differenza).

L'ultima partita dell'Olimpia porta a ben sperare per il raggiungimento del secondo posto, dato che il primo, a meno di un crollo verticale dei biancoverdi toscani, è irraggiungibile: un gioco non esaltante, con alcuni minuti di non-difesa ed un piano d'attacco che si è rivelato giusto per l'occasione (vista la difesa di Bologna) ma che non può essere sempre così, ma l'applicazione messa in campo dai ragazzi è stata tanta; duri, concentrati, senza enormi "dormite" in campo, un segnale positivo dopo aver assistito, la partita prima, ad una perdita completa della bussola sia offensiva che difensiva.

Probabilmente è il clima di casa a farci bene, tanto è diversa la squadra fuori dalle mura amiche del Forum, e visto che abbiamo ancora 4 partite a Milano (contro solo tre trasferte, di cui 2 molto difficili), non dovrebbe essere un problema mantenere la seconda posizione; però credo sia importante mettere la stessa applicazione mentale in tutte le partite, altrimenti non si arriverà a nulla, come al solito in questi anni.

domenica, aprile 01, 2007

Coloni a Catan

Ogni tanto nel panorama della letteratura fantasy esce qualche idea strana o quantomeno bizzarra, che prende la sua ispirazione non solo dalla mente dell'autore ma anche da altre fonti: Lo stesso Tolkien per Il Signore degli Anelli spesso ha preso lo spunto dalle canzoni raccolte nell'Edda, ma non mancano libri ispirati da giochi di ruolo (La saga di Drizzt) o anche da semplici evoluzioni del nostro mondo.

Giusto oggi ho finito di leggere un romanzo che ha alla sua base uno dei giochi da tavolo più recenti e di successo, "I Coloni di Catan", creazione di Klaus Teuber, un distinto signore tedesco che vive creando giochi semplici che richiedono attenzione, sagacia, pianificazione, un po' di fortuna e tanta tanta tanta capacità gestionale; il suo gioco di maggior successo si svolge su di un'isola disabitata che i giocatori devono colonizzare, cercando di espandersi per ottenere dalle ricche terre di catan le materie prime necessarie per il sostentamento e lo sviluppo della propria comunità, commerciando od ostacolando gli altri giocatori anche loro tesi a progredire.

Il romanzo narra le vicende dei primi coloni, una comunità di Vichinghi che decide di abbandonare la propria fredda e povera terra alla ricerca di un luogo migliore dove vivere, che si concretizza nell'approdare sulle terre di cui narra una vecchia canzone; piacevole da leggere, lungo (oltre 600 pagine), ma senza mai decollare, il libro rimane molto attinente a quelli che erano gli usi e i costumi dei Vichinghi cercando di riportarne la veridicità su di una storia di pura fantasia, senza però mai un'apice o un momento realmente intenso: descrive con perizia le difficoltà e l'evolversi della piccola colonia, dando anche un volto ed un motivo a certe presenze del gioco, offrendo tra l'altro diversi punti di vista da parte di diversi personaggi.

A differenza di molti altri romanzi, non c'è un eroe designato, ma alcuni uomini con i loro pregi e i loro difetti, nessuno totalmente buono o cattivo, e forse questo rende il libro più interessante di quanto la trama in se e per sè possa fare; comunque una buona letura per passare il tempo, anche senza essere appassionati al gioco.

sabato, marzo 31, 2007

In 300 alle Termopili

Venerdì sera sono andato a godermi lo spettacolo proposto da uno dei film da me più attesi: 300, tratto da uno dei fumetti più belli scritti da Frank Miller, bastao su un fatto storico vero, ossia l'impresa del re spartano Leonida che a capo di 300 uomini, addestrati come solo a Sparta erano in grado, ferma sullo stretto passo delle Termopili l'immenso esercito di Serse.

Avendo letto il fumetto, la prima cosa che ho apprezzato è la fedele riproduzione delle tavole disegnate, e non solo per il filo della storia seguito (quasi) disegno dopo disegno, ma anche per la realizzazione dei costumi e dei personaggi (nel limite del possibile), rispettando anche i dialoghi e la narrazione della voce fuori campo; il regista piuttosto che modificare (e così a memoria di modifiche al racconto originale ne ha fatte un paio) ha aggiunto parti non presenti nel fumetto, soprattutto per alleggerire il film che altrimenti sarebbe stato composto da sole scene di battaglia (che per quanto possano piacere alla fine risultano pesanti) allargando la parte della moglie di Leonida.
L'unica nota negativa è nel doppiaggio, troppo scandito, tanto da leggersi bene il labbiale in inglese degli attori, per non parlare della leggiadra e aulica voce sepolcrale che anima le parole di Serse; Per la fisionomia dell'attore non si poteva scegliere una voce meno adatta (per non parlare di una scena che nel fumetto esprime una tensione e un pathos altissimi, mentre nel film con quella voce a Serse...)

Comunque una gran bella realizzazione, se si considera che il tutto è stato girato in studio e "ambientato" grazie alla computer graphic compresi probabilmente alcuni particolari sugli attori

venerdì, marzo 30, 2007

Buona la Prima!

Alla fine è andata bene, 4 punti (2/3 da due, 0/2 da tre) e 1 rimbalzo offensivo, a cui si aggiungono 2 palle recuperate in 8 minuti complessivi in campo, ma soprattutto la tensione si è sciolta nel momento stesso che la partita è cominciata; ma andiamo con ordine.

La seconda giornata del Torneo PGS primaverile vedeva il confronto tra il Forumolimpia e la società Aurora di Trezzo d'Adda, confronto che la squadra di casa (noi) ha saputo fare suo già alla fine del secondo quarto; abbiamo eseguito bene i giochi d'attacco, facendo circolare la palla con passaggi precisi per trovare facili conclusioni, e in difesa ci siamo mossi bene, per quanto il loro giocatore di maggior valore riuscisse comunque a tenere l'Aurora incollata al punteggio, il primo quarto finisce 13-11; alla ripresa del secondo quarto, basta un po' di pressione sul portatore di palla e il riposo in panchina per il loro primo terminale offensivo a creare un break in nostro favore costruito soprattutto su palloni recuperati e veloci contropiede, fino a giungere al suono della sirena sul 27-17.

Da qui in poi, un po' per la fiducia nei nostri mezzi, un po' per il fiato corto dei nostri avversari, riusciamo a controllare il punteggio incrementando sempre più il gap (43 - 29), grazie anche all'utilizzo della box-and-one sul loro miglior giocatore tornato in campo; l'ultimo quarto da spazio alla ricerca di giocate spettacolari e a qualche canestro "impossibile" e in attacco si crea qualche confusione di troppo che non lascia però spazio ad un provvidenziale recupero grazie ad una sempre attenta difesa e conduce le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 54-39 per il Forumolimpia Team.

Personalmente devo dire di essere soddisfatto, perché ho giocato bene, soprattutto in difesa; in attacco devo migliorare la mira al tiro, soprattutto dalla linea da tre (uno dei tiri è andato storto, l'altro corto), ma la soddisfazione più grande sta nell'accoglienza avuta dai miei compagni di squadra, sempre pronti ad incoraggiarmi, ad aiutarmi e a complimentarsi per i miei canestri (terzo tempo in contropiede su assist al bacio e tiro a canestro da NBAction :-PPP dopo aver preso il rimbalzo offensivo).

Prossimo impegno l'11 Aprile, sempre al PalaCUS di Segrate (la nostra casa) contro Albiate.

martedì, marzo 27, 2007

Esordio a Spicchi

Domani è un grande giorno, una di quelle date che entrerà nella mia storia e rimarrà stampata a lettere infuocate nella mia memoria; domani dopo anni di pratica e gioco farò il mio debutto in una vera squadra di basket.

Tutto comincia all'incirca un anno fa, quando alcuni amici decidono di impegnarsi in un torneo dilettantistico, in modo da affrontare altri patiti giocatori di basket invece che continuare ad affrontarci tra di noi e soprattutto divertirsi praticando il nostro sport preferito, e quindi fondano una società sportiva che al primo impatto con un torneo diviene un po' la sorpresa vincendo e convincendo, soprattutto grazie alla voglia di giocare e allo spirito scanzonato messo in campo, oltre a qualche elemento con altre esperienze alle spalle e quindi con un certo livello tecnico che permette di risolvere le situazioni intricate; e a vederli giocare, a vedere questi ragazzi sul campo, la voglia di essere lì con loro cresce.

Poi quest'autunno una piccola riorganizzazione e la partecipazione a qualche allenamento prima che la mia schiena mi impedisse qualsiasi attività di fatica fanno crescere in me il desiderio e la voglia, tanto che comincio a pensare seriamente alla possibilità di vestire casacca e pantaloncini per giocare sul "serio"; concluso il torneo invernale con risultati alterni, ormai la decisione è presa.

Sono emozionato, per quanto sia una piccola cosa, anche se non giocherò tutta la partita, anche se so già che partirò dalla panchina, e non è mica detto che entri in campo, perché per un certo verso è un piccolo sogno che si realizza, sarà dura tenere a bada l'ansia, la voglia di fare, perché nel mio piccolo è comunque un momento importante e vorrei che andasse bene. Magari con una bella vittoria.

mercoledì, marzo 21, 2007

Giocare a Milano

Dopo anni e vari trascorsi a Bosco in Città, ai confini della Metropoli Nebbiosa, si è di nuovo svolto un evento GRVItalia legato alla campagna Adunanza, primo live della stagione per quello che riguarda quest'anno che si presuppone pieno di eventi e con un Adunanza (a inizio Agosto) dal sapore epico.
Per me, giocatore fin dai primi passi dell'associazione, tornare a interpretare Alex Trigor in uno dei primi spazi utilizzati per ambientare le nostre avventure è stato un po' come tuffarsi nel passato e ringiovanire di qualche anno, quando a Milano si giocava almeno un live al mese, correndo e combatendo in mezzo alle torme di gitanti stesi a prendere il sole o a fare i loro pic-nic; una situazione di certo non ideale, anche perché spesso interrompeva la fluidità del gioco, motivo per cui il Bosco in Città non è più stato selezionato per le nostre attività.
Sull'evento di Domenica non c'è molto da dire, il tempo ci ha risparmiato, abbiamo giocato in una porzione del parco realmente ristretta e nemmeno troppo pulita, una trama poco comprensibile e con pochissimi indizi per poter giungere ad una soluzione; interessante il gioco svolto con altri giocatori, l'unico possibile in mancanza di una vera interazione con i PNG, che erano lì per lo più per farsi massacrare (o meglio, per massacrarci, ma visto il numero esiguo...); non mi aspettavo così tanti giocatori (tanti da fuori Milano), altro motivo per sentirmi tornato "ai vecchi tempi".
Un live alla fine noiosetto e senza risultati degni di nota.

martedì, marzo 20, 2007

La storia del Centauro

Sabato sera ha visto il mio ritorno in una sala cinematografica dopo parecchie settimane di assenza, dovuta soprattutto dallo scarso interesse nel panorama dei film fin qui proposti; la pellicola che si è meritata tanto onore è "Ghost Rider", ennesimo film tratto da uno dei fumetti Marvel più noti delgi anni '80.

Conoscendo il fumetto solo di nome, mi è difficile fare un confronto tra le tavole dipinte e la trasposizione in carne, ossa ed effetti speciali, però posso dire che il film non mi è affatto dispiaciuto; poco riflessivo, le scene d'azione non sono prolungate all'inverosimile, anzi, tendono a essere piuttosto corte, gli effetti speciali curati e ben integrati, il protagonista, a parte la faccia da pesce lesso di Nicholas Cage (ma quella è, e non ci si può fare nulla), ben interpretato e psicologicamente delineato.

La storia, invece, non ha alcuno spunto, abbastanza scontata e senza alcun vero colpo di scena, per quanto piacevole da seguire con alcune piccole perle di umorismo, un film fatto per regalarsi un paio d'ore di relax senza pesanti introspezioni o insormontabili problemi morali, uno spazio per spegnere il cervello assieme alle luci della sala.

mercoledì, marzo 14, 2007

La Quiete Dopo la Tempesta

È passata qualche settimana dal mio ultimo aggiornamento a questo diario, e per una volta non si è trattata di una pausa dovuta al mio continuo farmi trascinare dagli eventi, quanto ad un periodo di relativa pace, un periodo dove non ho alcun evento di una certa rilevanza di cui parlare; sarà la vita austera che sto conducendo in questo periodo, sarà che le cose che ho fatto (perché alcune cose le ho fatte) non sono poi così rilevanti da essere riportate (o da meritarsi un pezzo tutto per loro).

Dopo una discreta pausa ho ripreso a leggere, anche perché la colonna di libri che attende pazientemente il proprio turno si è fatta ancora più alta e imponente: alcuni sono fumetti, per cui dovrei smaltire l'arretrato un po' più velocemente, ma il ritardo dall'inserimento alla lettura si aggira intorno all'anno; tra l'altro ho dei libri da spedire ad altri bookcrosser che aspettano ormai da mesi, a breve dovrei riuscire a consegnare alle poste le buste per far continuare il loro viaggio.
Coi bookcrosser, inoltre, c'è stato l'ormai tradizionale ritrovo nei dintorni di Parma per dare il giusto tributo al maiale in tutte le sue forme culinarie, comprese quelle meno nobili; un ottimo pomeriggio passato in compagnia di tanta gente che stimo e apprezzo, condito da un piacevole viaggio di andata e (soprattutto) di ritorno.

Sempre grazie ai bookcrosser, in occasione del Meet-up comasco, ho visto l'ultimo film con Ben Stiller "Una Notte al Museo", carino, divertente, ben fatto, ma nulla di eccezionale o capace di rimanere nella mia testa per emozioni trasmesse o messaggi da tramandare ai posteri. A casa, invece, ho rivisto uno degli amori della mia adolescenza, un film fantastico non solo per la trama ma anche e soprattutto nella realizzazione.

L'Olimpia continua a vincere senza convincere, mantenendo il suo terzo posto in classifica esprimendo sprazzi di gioco, sorretta sempre di più dalle meraviglie del 18enne e dal rendimento sopra le righe di un soldatino tedesco, con l'aiuto ora di uno ora di un'altro, barcamenandosi tutt'ora tra indisponibili e infortunati.

A inizio mese ho partecipato ad una cena In Gioco, stavolta interpretando un personaggio estemporaneo in appoggio all'organizzazione e non Alex Trigor, rinunciando ad un altra appetitosa occasione di gioco, cena notevole soltanto per le tagliatelle al Ragù più che per il gioco fatto, ma era soltanto l'evento di apertura a quello che si presuppone come il grande anno di Adunanza; domenica prossima, invece, ci sarà un primo Live finalmente a Milano, dopo anni che non si organizzava più nulla nell'area meneghina.

L'ufficio si è riempito in ogni ordine di posto, portando anche una dolce fanciulla (finalmente), cosa che ha riempito di allegria l'ambiente lavorativo; ambiente che dopo gli iniziali imbarazzi si è scaldato ed è diventato molto più piacevole lavorare.

In ultimo il governo di sinistra ha traballato (parecchio) ma è rimasto inpiedi, colpita sul rifinanziamento della missione in Afganistan, dove un giornalista italiano è stato sequestrato; Ora come ora, vista la ancora risicata maggioranza in senato figlia di una legge elettorale fatta col fondoschiena, si accettano scommesse su quando avverrà la prossima crisi di governo.

In ogni caso la quiete, almeno per questo diario aperto, dovrebbe essere terminata visto che prossimamente avrò molto da fare e molte cose di cui parlare.

sabato, febbraio 17, 2007

Austerity

A volte bisogna prendere delle decisioni. A volte queste decisioni portano a dover, per forza di cose, scontrarsi con i tuoi rapporti con le persone che ti stanno intorno, soprattutto con quelle che frequenti più assiduamente e che sono i tuoi amici più cari e fidati, a volte ti costringono a "perderli di vista" perché per la tua sopravvivenza non puoi fare altrimenti.

Ultimamente il mio C/C si è lamentato moltissimo della poca attenzione che porto nei suoi confronti, usandolo e sfruttandolo oltre ogni normale misura, ed essendo molto permaloso me lo ha dimostrato sbattendomi in faccia le sue cifre; sono anni che abbiamo un rapporto piuttosto conflittuale fatto di (pochi) alti e (molti, forse troppi) bassi, rapporto che spesso mi ha portato a dover effettuare rinunce e sacrifici, a rimandare acquisti desiderati aspettando tempi migliori (o felici intuizioni): finora me la sono cavata, ma non posso continuare a trattare il mio conto corrente in questo modo.

Il diavolo non è brutto come lo si dipinge, e la mia attuale condizione lavorativa, con tutti gli annessi e connessi, mi permette di sistemare la mia situazione nei confronti del vil denaro in maniera definitiva, anche se per farlo dovrò passare un ennesimo periodo di costrizioni, riducendomi a spendere soltanto il minimo indispensabile e quindi rinunciando a (quasi) tutte quelle spese extra che mi sono sempre permesso: per cui basta ristoranti, cinema, teatro, uscite per bere, sfizi dell'ultimo momento, gitarelle fuori città, mostre, eccetera, che non vuol dire sparire nel nulla cosmico, ma soltanto privarmi (molto spesso) di occasioni da passare in compagnia.

Poi non si sa mai, magari prendo una cinquina (giocassi al lotto) e tutti questi problemi svanirebbero come neve sotto il sole di maggio, ma per il momento mi devo attenere al piano che mi sono imposto.

venerdì, febbraio 16, 2007

Qualcosa è Cambiato

Il giorno "maledetto" è passato, e con lui se ne è andato tutto il bombardamento mediatico e commerciale che di solito lo segue come uno scodazzo chiassoso di una sfilata carnevalesca, ma a differenza degli altri anni ho sentito molto meno la pressione che la "festa" degli innamorati di solito imprime ai single non per scelta come me; sarà che ho altre cose per la testa, sarà che sono cresciuto e maturato (???), sarà che comunque durante l'anno sono successe parecchie cose che mi hanno messo di fronte a nuove prospettive, a nuove angolature della mia situazione personale.

Dopo anni di insuccessi e fallimenti, l'estate scorsa ho potuto provare l'esperienza di una storia e vivere per un periodo come mai mi era capitato, un periodo pieno di entusiasmo e intraprendenza, scalpitando durante la settimana aspettando l'arrivo del week-end, a volte senza nemmeno aspettare, prendere il DoblòDoc e andare sotto casa sua per farsi una passeggiata, per vedersi perché la voglia di stare insieme era troppa per resistere. Ero felice, ma felice sul serio, soprattutto perché credevo di aver trovato una ragazza per cui ero importante, con cui poter condividere idee sogni e progetti e che mi desiderava! E per chi come me è passato da un due di picche ad un altro senza soluzione di continuità è una cosa meravigliosa e dalla quale non si può uscire immutati.

Sì, qualcosa è cambiato, anche se sono stato mollato in un pessimo modo, senza nemmeno una spiegazione, una litigata, un qualcosa che mi faccia capire il perché oggi mi ritrovi comunque solo a guardarmi negli occhi con la mia gatta, nonostante abbia aggiunto altre 2-3 canzoni alla mia lista "strappalacrime", qualcosa è cambiato dentro di me, ho più fiducia, più sicurezza, più spavalderia (ho anche già collezionato un altro "No") perché, in fondo, non sono destinato ad avere la Solitudine come mia unica compagna.

domenica, febbraio 11, 2007

Siamo Tutti Testimoni

Al momento mi mancano le parole, al momento non ho ancora visto (ma letto e sentito sì), ma spero di vedere a breve, perché ieri sera in quel di Casalecchio di Reno si è potuto assistere all'incarnazione del basket nella sua più bella espressione, incarnazione avvenuta in un ragazzo di soli 18 anni, figlio "d'arte", ma che dal padre non ha preso nulla di quello che dimostra in campo.
Se avete un contratto Sky sport, cercatevi la partita di ieri tra l'Olimpia Armani Jeans Milano e la Virtus Vidivici Bologna: E siate testimoni anche voi

Intanto Treviso, domenica sera, ha conquistato l'ennesima coppa Italia della sua storia, arrivando a quota 8, una squadra che è la dimostrazione di cosa può fare una società seria che programmi il proprio lavoro negli anni; ed è riuscita a vincere nonostante i pronostici sfavorevoli in semifinale ed in finale, contro la prima e la seconda del campionato, vincendo le partite all'ultimo tiro recuperando degli svantaggi anche consistenti, trovando la forza nel gruppo più che nel talento.
Forza che ha dimostrato contro Siena, facile vincitrice su Napoli e che tutti si aspettavano in finale, forza che ha ritirato fuori contro Bologna, arrivata in finale dopo un tempo supplementare grazie ad una rimessa dubbia e un tiro da tre sbagliato, segnando il tiro decisivo allo scadere dei 40 minuti.
Dei quarti c'è poco da dire, rispettato il pronostico per tutti, con più o meno fatica da parte delle quattro teste di serie, diciamo che la vere emozioni si sono vissute soltanto sabato e domenica.

venerdì, febbraio 09, 2007

Working Progress

È passato un mese da quando ho rocambolescamente cambiato luogo di lavoro, un mese in cui le buone notizie (almeno sul lato lavorativo) non sono mancate.
Anzitutto il nuovo cliente mi ha dato la possibilità di cimentarmi nello sviluppo: dopo anni di onorata carriera da manutentore finalmente posso produrre qualcosa di "mio" invece che cercare gli errori prodotti da altri, il che è un passo avanti sia come figura professionale, sia come risorsa per l'azienda dato che gli sviluppatori costano di più dei manutentori. Non è la prima volta che mi cimento nello sviluppo, ma in precedenza era comunque una mansione secondaria rispetto alla mole complessiva del mio lavoro, e poi sviluppare, vedere nascere e crescere un progetto dal suo inizio ed esserne partecipi è una di quelle soddisfazioni che rendono il mio lavoro quasi gradevole (senza nulla togliere alle piccole soddisfazioni della manutenzione).
Poi l'ufficio in sè non è che mi entusiasmi, per quanto sia circondato da colleghi simpatici (ma niente donne...)e sia attaccato alla metropolitana, ma non ha un buon posto per passare la pausa pranzo e come zona non ha molte attrattive, anche se devo dire che ci sono altri benefit che me lo fanno rivalutare parecchio (tra cui la connessione Internet aperta).
Ma quello che più è importante sono le prospettive tangibili che ho di fronte, a parte una commessa molto lunga, la concreta, concretissima possibilità di ottenere un contratto a tempo indeterminato! Cosa che con i tempi che corrono e per la situazione stagnante del lavoro in Italia non è da sottovalutare; devo dire, però, che ultimamente nel settore informatico ho visto parecchio movimento, parecchia ricerca di programmatori e analisti anche per linguaggi con una certa età come il COBOL, segno che le aziende hanno finalmente deciso di investire nella produzione o nel mantenimento del bagaglio acquisito negli anni, segno che l'economia in questo paese si può riprendere.
Ora non mi resta che mettermi d'impegno per rinnovare il mio bagaglio con qualche linguaggio un po' meno arcaico, ora è tempo di imparare Java

martedì, gennaio 30, 2007

Pensieri di Metà Stagione

Con la vittoria insperata di domenica scorsa si è chiuso il girone d'andata del campionato di basket dove gioca la mia amata Olimpia Milano, girone d'andata che viene chiuso al terzo posto dietro a due squadre ben costruite e solide che finora hanno dominato il campionato.

Dopo un campionato (quello scorso) che si è chiuso con una deludente eliminazione ai quarti, ed un mercato estivo interessante ma assolutamente deficitario nella costruzione di una squadra realmentte competitiva (si sono risolti 2 dei problemi dello scorso anno), il terzo posto si potrebbe considerare comunque una buona conquista; purtroppo non sono soddisfatto, ma questo non riguarda la posizione in classifica, ne i risultati ottenuti (qualificazione alla coppa italia), ma più che altro il gioco espresso, pimpante all'inizio del campionato, con un Blair tonico e attento, un Watson esplosivo e un meraviglioso talento di 18 anni lasciato in campo per molti minuti a strabiliare gli spettatori, contornati da giocatori che hanno dato il loro, in partite però con avversarie la cui caratura non era strabiliante; e per quanto le schiacciate in alley-hoop di Gallinari contro cantù sono una delle cose più belle viste al Forum quest'anno, non possono ripagarmi delle orribili partite viste ultimamente.

Anzitutto bisogna sottolineare il diverso rendimento tra partite in casa e fuori, differenza di gioco che si traduce in canestri segnati (di più) e subiti (di meno), portandoci anche a fare delle mere figuracce; bisogna dire che qualche infortunio di troppo ha condizionato alcune prestazioni, ma nemmeno gli infortuni possono giustificare la sconfitta a Udine, ad Avellino e la debacle contro Napoli. E poi la completa mancanza di un gioco schematizzato, sembra tutto lasciato all'improvisazione dei giocatori che spesso perdono palla in modo ingenuo.

Sinceramente a me l'Olimpia di quest'anno piace, nel suo complesso, soprattutto adesso che Tusek è stato mandato a casa, però senza completare il reparto lunghi (si parla di acquistare Tourè da Capo d'Orlando) faremo una fatica immane, soprattutto con le squadre forti che per un verso o per l'altro devi comunque battere se vuoi arrivare a qualche traguardo.

lunedì, gennaio 15, 2007

Wii Are the Champions

Da poco la Niintendo ha lanciato sul mercato una nuova consolle, un'innovativa idea per potersi cimentare in varie avventure, una consolle semplice da usare, intuitiva e adatta a tutti. La novità, la rivoluzione, sta nel fatto che i comandi al videogioco sono dati dal movimento del giocatore che simula le azioni da intraprendere, il tutto grazie ad un controller a infrarossi che trasmette il movimento all'antenna sensoria replicandolo sul video.

Grazie all'impegno di un paio di miei amici, ho potuto provare questa ultima innovazione: in poche parole una figata! Il sistema non è perfetto, ma in effetti è nuovo nuovo e qualche diffettuccio da limare c'è sempre, soprattutto quando si lancia sul mercato qualcosa di innovativo, però funziona davvero bene, i movimenti vengono letti e replicati con precisione, si fa parecchio movimento (soprattutto con la boxe e il tennis) e ci si stanca parecchio; non è di certo una consolle con cui puoi rimanere comodamente in panciolle facendo fare un po' di ginnastica alle dita, anche se bisognerebbe sistemare qualche taratura che permette movimenti di "poca" fatica. Proprio perché il sistema non permette la staticità del giocatore (almeno quella dalla vita in sù) il Wii richiede almeno un po' di spazio, diciamo almeno un 3 metri per 3, giusto per evitare di mandare in frantumi la cristalleria della nonna o il lampadario costato un occhio dalla testa, perché la pratica ti porta comunque a compiere i movimenti con tutto il corpo (per cui attenzione quando si gioca gli spara spara in prima persona; buttarsi dietro il divano, oltre provocarvi una bella botta alla schiena NON vi mette al riparo dai proiettili dei cattivi).

Al momento ho potuto giocare solo a Wii sports, che è incluso assieme alla consolle (che tra l'altro ha altre funzioni oltre a quella di supporto per videogiochi), ma ho visto dei trailer di alcune uscite per Wii, e vi assicuro che non vedo l'ora di poterle provare (Legend of Zelda su tutte)

martedì, gennaio 09, 2007

SIlenzio Fuori Ordinanza

Con ieri sono passati 8 anni dal mio congedo, e come ormai è tradizione (per me) mi sono preso una calda e fumante cioccolata ripensando all'anno trascorso e progettando il mio immediato futuro per il 2007.

Anno 2006: L'anno scorso, quello appena passato, volevo fosse un anno di tutto riposo, dopo un 2005 veramente pesante; ed invece è stato un anno parecchio movimentato, in cui ho cambiato 2 volte posto di lavoro, in cui ho riscoperto vecchie passioni, in cui ho visto e conosciuto altre splendide persone, in cui ho affrontato le difficoltà con meno ansia e preoccupazioni che in passato. E poi ho passato quella che posso definire un'estate stupenda, senza incertezze, ho finalmente provato cosa vuol dire avere una ragazza, fare coppia e nonostante poi sia finita rimarrà sempre un'esperienza indimenticabile e di cui ho pochissimi rimpianti. Un anno che posso dire positivo, anche se gli episodi negativi non sono mancati.

Anno 2007: Devo dire che il 2007 comincia sulla scia della turbolenza del 2006; infatti sto cambiando luogo di lavoro, anche se mi spiace lasciare il posto dove sono ora; ma le prospettive che ho di fronte mi spingono ad effettuare questo cambio che mi dovrebbe garantire un lungo contratto. Poi basta, o almeno, spero di non dover fare troppi salti mortali, di certo sfrutterò quest'anno per portare avanti un paio di idee, ma soprattutto per chiudere un quantitativo di progetti, cose, scritti lasciati lì a metà, oltre ai soliti buoni propositi (fare un po' più contento il mio CC, seguire di più questo blog, cercare di mantenere in ordine la casa) sperando che gli eventi piacevoli non manchino e poi chissà, magari fare ancora qualche progresso nel miglioramento della mia qualità di vita.

lunedì, gennaio 01, 2007

Anno nuovo, vita nuova?

Quanto tempo è passato dall'ultimo mio aggiornamento? Tanto, me ne rendo conto, forse troppo, ma come al solito mi faccio trascinare dagli eventi (tristi e felici) e non mi occupo delle cose che invece dovrei seguire con un po' più di assiduità, come questo spazio che continuo a trascurare, nonostante tutta la mia buona volontà.
Quante cose di cui parlare? tante, anche qui, dal Campionato di Basket ricominciato ad ottobre al Concilio d'Inverno, da un matrimonio che aspettavo tanto finalmente annunciato alla Bella Signora che continua a farmi la corte, per non dire dell'altra Signora, quella Nera, che prima di Natale ha deciso di farmi visita ancora.
Ma la cosa più importante è che questo stralcio lo sto scrivendo col mio nuovo computer, avendo deciso di dare il bel servito al demonio Gates ora sono il felicissimo possessore di un MacMini; è semplicemente fantastico, un cubo di 4 pollici che funziona meglio di molti PC, con integrati già una serie di programmi bellissimi, già pronto all'uso appena tirato fuori dalla scatola.
Devo dire che mi ci vorranno un po' di giorni per abituarmi alla grafica e alle funzionalità, ma sono entusiasta del cambio... ovviamente il vecchio PC rimarrà qui con me, destinato a diventare una macchina per lo studio e lo sviluppo necessari per il mio lavoro, ma senza più l'ingombrante presenza di un sistema operativo Microsoft.