È passato un mese da quando ho rocambolescamente cambiato luogo di lavoro, un mese in cui le buone notizie (almeno sul lato lavorativo) non sono mancate.
Anzitutto il nuovo cliente mi ha dato la possibilità di cimentarmi nello sviluppo: dopo anni di onorata carriera da manutentore finalmente posso produrre qualcosa di "mio" invece che cercare gli errori prodotti da altri, il che è un passo avanti sia come figura professionale, sia come risorsa per l'azienda dato che gli sviluppatori costano di più dei manutentori. Non è la prima volta che mi cimento nello sviluppo, ma in precedenza era comunque una mansione secondaria rispetto alla mole complessiva del mio lavoro, e poi sviluppare, vedere nascere e crescere un progetto dal suo inizio ed esserne partecipi è una di quelle soddisfazioni che rendono il mio lavoro quasi gradevole (senza nulla togliere alle piccole soddisfazioni della manutenzione).
Poi l'ufficio in sè non è che mi entusiasmi, per quanto sia circondato da colleghi simpatici (ma niente donne...)e sia attaccato alla metropolitana, ma non ha un buon posto per passare la pausa pranzo e come zona non ha molte attrattive, anche se devo dire che ci sono altri benefit che me lo fanno rivalutare parecchio (tra cui la connessione Internet aperta).
Ma quello che più è importante sono le prospettive tangibili che ho di fronte, a parte una commessa molto lunga, la concreta, concretissima possibilità di ottenere un contratto a tempo indeterminato! Cosa che con i tempi che corrono e per la situazione stagnante del lavoro in Italia non è da sottovalutare; devo dire, però, che ultimamente nel settore informatico ho visto parecchio movimento, parecchia ricerca di programmatori e analisti anche per linguaggi con una certa età come il COBOL, segno che le aziende hanno finalmente deciso di investire nella produzione o nel mantenimento del bagaglio acquisito negli anni, segno che l'economia in questo paese si può riprendere.
Ora non mi resta che mettermi d'impegno per rinnovare il mio bagaglio con qualche linguaggio un po' meno arcaico, ora è tempo di imparare Java
venerdì, febbraio 09, 2007
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