Con la vittoria insperata di domenica scorsa si è chiuso il girone d'andata del campionato di basket dove gioca la mia amata Olimpia Milano, girone d'andata che viene chiuso al terzo posto dietro a due squadre ben costruite e solide che finora hanno dominato il campionato.
Dopo un campionato (quello scorso) che si è chiuso con una deludente eliminazione ai quarti, ed un mercato estivo interessante ma assolutamente deficitario nella costruzione di una squadra realmentte competitiva (si sono risolti 2 dei problemi dello scorso anno), il terzo posto si potrebbe considerare comunque una buona conquista; purtroppo non sono soddisfatto, ma questo non riguarda la posizione in classifica, ne i risultati ottenuti (qualificazione alla coppa italia), ma più che altro il gioco espresso, pimpante all'inizio del campionato, con un Blair tonico e attento, un Watson esplosivo e un meraviglioso talento di 18 anni lasciato in campo per molti minuti a strabiliare gli spettatori, contornati da giocatori che hanno dato il loro, in partite però con avversarie la cui caratura non era strabiliante; e per quanto le schiacciate in alley-hoop di Gallinari contro cantù sono una delle cose più belle viste al Forum quest'anno, non possono ripagarmi delle orribili partite viste ultimamente.
Anzitutto bisogna sottolineare il diverso rendimento tra partite in casa e fuori, differenza di gioco che si traduce in canestri segnati (di più) e subiti (di meno), portandoci anche a fare delle mere figuracce; bisogna dire che qualche infortunio di troppo ha condizionato alcune prestazioni, ma nemmeno gli infortuni possono giustificare la sconfitta a Udine, ad Avellino e la debacle contro Napoli. E poi la completa mancanza di un gioco schematizzato, sembra tutto lasciato all'improvisazione dei giocatori che spesso perdono palla in modo ingenuo.
Sinceramente a me l'Olimpia di quest'anno piace, nel suo complesso, soprattutto adesso che Tusek è stato mandato a casa, però senza completare il reparto lunghi (si parla di acquistare Tourè da Capo d'Orlando) faremo una fatica immane, soprattutto con le squadre forti che per un verso o per l'altro devi comunque battere se vuoi arrivare a qualche traguardo.
martedì, gennaio 30, 2007
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