È passata qualche settimana dal mio ultimo aggiornamento a questo diario, e per una volta non si è trattata di una pausa dovuta al mio continuo farmi trascinare dagli eventi, quanto ad un periodo di relativa pace, un periodo dove non ho alcun evento di una certa rilevanza di cui parlare; sarà la vita austera che sto conducendo in questo periodo, sarà che le cose che ho fatto (perché alcune cose le ho fatte) non sono poi così rilevanti da essere riportate (o da meritarsi un pezzo tutto per loro).
Dopo una discreta pausa ho ripreso a leggere, anche perché la colonna di libri che attende pazientemente il proprio turno si è fatta ancora più alta e imponente: alcuni sono fumetti, per cui dovrei smaltire l'arretrato un po' più velocemente, ma il ritardo dall'inserimento alla lettura si aggira intorno all'anno; tra l'altro ho dei libri da spedire ad altri bookcrosser che aspettano ormai da mesi, a breve dovrei riuscire a consegnare alle poste le buste per far continuare il loro viaggio.
Coi bookcrosser, inoltre, c'è stato l'ormai tradizionale ritrovo nei dintorni di Parma per dare il giusto tributo al maiale in tutte le sue forme culinarie, comprese quelle meno nobili; un ottimo pomeriggio passato in compagnia di tanta gente che stimo e apprezzo, condito da un piacevole viaggio di andata e (soprattutto) di ritorno.
Sempre grazie ai bookcrosser, in occasione del Meet-up comasco, ho visto l'ultimo film con Ben Stiller "Una Notte al Museo", carino, divertente, ben fatto, ma nulla di eccezionale o capace di rimanere nella mia testa per emozioni trasmesse o messaggi da tramandare ai posteri. A casa, invece, ho rivisto uno degli amori della mia adolescenza, un film fantastico non solo per la trama ma anche e soprattutto nella realizzazione.
L'Olimpia continua a vincere senza convincere, mantenendo il suo terzo posto in classifica esprimendo sprazzi di gioco, sorretta sempre di più dalle meraviglie del 18enne e dal rendimento sopra le righe di un soldatino tedesco, con l'aiuto ora di uno ora di un'altro, barcamenandosi tutt'ora tra indisponibili e infortunati.
A inizio mese ho partecipato ad una cena In Gioco, stavolta interpretando un personaggio estemporaneo in appoggio all'organizzazione e non Alex Trigor, rinunciando ad un altra appetitosa occasione di gioco, cena notevole soltanto per le tagliatelle al Ragù più che per il gioco fatto, ma era soltanto l'evento di apertura a quello che si presuppone come il grande anno di Adunanza; domenica prossima, invece, ci sarà un primo Live finalmente a Milano, dopo anni che non si organizzava più nulla nell'area meneghina.
L'ufficio si è riempito in ogni ordine di posto, portando anche una dolce fanciulla (finalmente), cosa che ha riempito di allegria l'ambiente lavorativo; ambiente che dopo gli iniziali imbarazzi si è scaldato ed è diventato molto più piacevole lavorare.
In ultimo il governo di sinistra ha traballato (parecchio) ma è rimasto inpiedi, colpita sul rifinanziamento della missione in Afganistan, dove un giornalista italiano è stato sequestrato; Ora come ora, vista la ancora risicata maggioranza in senato figlia di una legge elettorale fatta col fondoschiena, si accettano scommesse su quando avverrà la prossima crisi di governo.
In ogni caso la quiete, almeno per questo diario aperto, dovrebbe essere terminata visto che prossimamente avrò molto da fare e molte cose di cui parlare.
mercoledì, marzo 14, 2007
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