domenica, novembre 04, 2012

Ritorno alle 64 case

Ci sono passioni che nascono, le segui per un po', si assopiscono, ogni tanto si fanno rivedere ma non le prendi mai realmente in considerazione, e poi un giorno ritornano con tutta la forza che avevano allora, quando si erano presentate per la prima volta: merito di una notizia, di un personaggio, di un evento, a volte solo di un cartellone appiccicato per strada, o una vetrina in cui qualcosa richiama quell'attività a cui hai dedicato giorni, mesi, a volte anni, e che per i più svariati motivi hai lasciato perdere; a volte è solo un pensiero, una curiosità, una voglia di sapere come sta andando quel mondo che si è vissuto per qualche tempo, e ci si rimane nuovamente invischiati. Ed è proprio per curiosità che mi sono riavvicinato ad una vecchia passione, gli scacchi.

La prima volta è successa fin troppo tempo fa, ad una festa dei Navigli, una dimostrazione di gioco da parte di un maestro della S.S. Milanese, la scoperta di un luogo dove poter praticare uno dei più affascinanti ed antichi giochi, la passione che cresce, la partecipazione ad un torneo, le persone conosciute e le partite... poi la mia frequenza si è affievolita, ho smesso, ho avuto altri pensieri ed altre passioni, però ogni tanto ci tornavo, ogni tanto coglievo l'occasione di una partita (ultimamente contro il MacMini), ma tutto finiva lì, senza alcun ritorno per una fiamma non estinta, ma che rimaneva a covare sotto le ceneri; fiamma che ora si è ravvivata, ed anche se non è ancora forte , anche se è soltanto un piccolo lembo arancione, porta ad informarsi, a seguire, a pensare di rimettersi "in forma" e riprovare ad assaporare quelle sensazioni vissute tanto tempo fa.

A scatenare la scintilla? La scoperta di un Italiano tra i primi nel mondo, scelto dal Presidente della FIDE (la federazione internazionale degli scacchi), per partecipare ad una serie di tornei che qualificano per il Torneo dei Candidati del 2014, ossia per avere la possibilità di sfidare il Campione del Mondo per il titolo! Campione del mondo che potrebbe non essere l'indiano Anand, appena riconfermatosi questa primavera, in quanto già il prossimo anno è previsto un Torneo dei Candidati (a Londra, marzo 2013) ed una sfida mondiale intorno a Novembre 2013. Un Italiano che ha soltanto 20 anni, in rapida ascesa nelle classifiche (5° nella lista Elo di Novembre) e che ormai staziona ai più alti livelli degli scacchi mondiali: Fabiano Caruana.

L'Italiano d'america (nato a Miami da mamma Italiana e padre italo-americano) è la punta di diamante del movimento scacchistico Italiano e potrebbe portare l'attenzione della gente ad uno sport che ti obbliga a pensare, a spremere le meningi, a comprendere la tattica, a vagliare soluzioni ed applicare quella che si ritiene la migliore; già un po' di attenzione, quantomeno per gli appassionati, l'ha calamitata con le sue vittorie e le sue partecipazioni ai tornei più prestigiosi. Altra attenzione la calamiterà se, primo tra gli italiani, si qualificherà per il Torneo dei Candidati, impresa che è alla sua portata e che comincerà in Uzbekistan nel secondo torneo del Gran Prix (dal 21 Novembre al 5 Dicembre).

Nel frattempo mi è ripreso il ghiribizzo degli scacchi, con l'idea di tesserarmi alla federazione e giocare qualche torneo... Non sono sicuro, rimettersi in pista vuol dire sacrificare tempo ed energie allo studio del gioco, alle aperture, ai finali, ad analizzare partite e partite per imparare dagli errori (i propri e quelli altrui), non so se ho la possibilità di dedicarmici come si dovrebbe, per cui per il momento rimango a guardare, tifando per il nostro Caruana.