Come scrivevo qualche settimana fa, finalmente, dopo anni di titubanze e qualche sparuto tentativo mal tenuto, ho dato vita ad un piccolo progetto alla quale spero di poter dedicare tempo e di poter seguire con una certa regolarità (il che, conoscendomi, non è affatto una cosa scontata), ossia un altro diario elettronico contenente le mie opere scritte.
Ho sempre scritto, mi piace dare corpo ai viaggi che spesso la mia mente fa, a volte partendo da un dettaglio reale della mia vita, a volte da vecchie passioni che si ripresentano di fronte ai miei occhi, a volte dal solo lasciar libera di vagare la mia fantasia, seppure le difficoltà e i limiti non manchino; col tempo ho scoperto che senza uno stimolo (ad esempio una scadenza, a volte anche una traccia) la pigrizia prende il sopravvento e tante idee che frullano nella mia malcapitata scatola cranica rimangono lì, senza una evoluzione nello scritto (ormai digitale) di una forma narrativa; inoltre ho rinunciato a lanciarmi nella stesura di lunghi, enormi ed estenuanti romanzi, soprattutto perché non so impostare una trama di grande respiro, e mi trovo meglio a chiudere brevi (si fa per dire) racconti, più contestualizzati: Un po' di materiale c'è, altro ne verrà prodotto, tutto sta alla mia buona volontà.
Perché Martin (da leggersi alla francese)? Il nome lo devo ad uno dei miei compagni di viaggio ai tempi di quando frequentavo la linea Milano - Brescia più o meno tutti i giorni, un distinto signore che ho conosciuto sul treno, assieme ad altre persone di cui conservo un bel ricordo e con cui il quotidiano viaggio verso e da la Leonessa era più leggero, un omaggio ad una persona solare ed allegra con cui ci si divertiva parecchio.
Per cui "Le Storie di Martin" ora è una realtà. Sulla colonna a sinistra di questro diario ho aggiunto il feed al nuovo spazio, in modo che, chi volesse, può vedere gli ultimi aggiornamenti e andarsi a leggere i miei deliri creativi
venerdì, gennaio 25, 2008
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1 commento:
Noi ci andiamo...
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