Con quella che si può definire un'impresa, grazie anche ad un girone difficile ed equilibrato, l'Olimpia Milano è riuscita ad accedere alla seconda fase dell'Eurolega, che sembrava compromessa dopo una partenza fatta di 4 sconfitte e zero vittorie; ci arriva con un record di 5 vinte e 5 perse, battendo in una serata storica il CSKA di Messina, e giungendo addirittura terza nel girone; per la squadra di Giorgio Armani è un risultato importante, anche perché l'Olimpia è una delle grandi squadre che ha fatto la storia della pallacanestro europea, assieme al Real madrid, al Maccabi Tel Aviv, al Barcelona, alle squadre della ex-jugoslavia, oltre che Varese, Virtus Bologna e altre squadre italiane.
L'Europa è importante, non soltanto a livello di immagine o come importanza nella competizione, è importante anche per i ritorni che la nostra presenza tra le 16 squadre che si disputeranno la seconda fase comporta, ritorni in fatto di pubblico, di interesse da parte di sponsor, di interesse da parte dei giocatori che ci tengono a partecipare alle competizioni più prestigiose e spesso scelgono anche in base a questo parametro; sono felice, perché è un grande traguardo raggiunto dopo anni di inseguimenti, un traguardo che per il lavoro svolto quest'estate la dirigenza si merita di aver raggiunto; ora non resta che giocarsi le prossime partite col cuore leggero di chi il proprio obiettivo l'ha raggiunto e provare ad andare avanti, senza però perdere di vista gli altri impegni, a cominciare dal campionato.
Già, perché per un'Europa conquistata, bisogna segnare anche un andamento in campionato non dei più brillanti, e soprattutto l'esclusione dalla Coppa Italia, campionato nella quale abbiamo pagato un inizio stentato (una vittoria e 3 sconfitte) e che nel momento in cui era necessario accumulare punti, col favore del fattore campo, ci ha visto invece perdere (anche in malo modo), lasciandoci galleggiare a metà classifica. Nulla di tragico, sia chiaro, per la lotta allo scudetto nulla è compromesso, ma dispiace non poter partecipare alla corsa per un trofeo magari non di grande importanza, ma pur sempre di valore.
L'unico vero dispiacere è stato non essere al Forum quando il grande CSKA è stato sconfitto dalla piccola (per loro) Olimpia, ma la colpa è soltanto mia che non ci ho creduto abbastanza.
martedì, gennaio 20, 2009
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