venerdì, gennaio 16, 2009

Droghe elettroniche

Uno dei motivi per cui ho abbandonato varie attività, tra cui la cura di questo diario, a parte la mancanza di una connessione internet in quel postaccio dove sono andato a lavorare negli ultimi mesi, è la mia ricaduta nell'uso (e a volte abuso) dell'ennesima droga che mi è capitata sottomano; parlo di droga, ma in realtà non si tratta di una sostanza stupefacente, ma di altro, e nella mia vita ne ho incontrate parecchie, soprattutto da quando mi sono imbattuto in quelle meraviglie del divertimento che sono i videogiochi: più il gioco mi piace, meno è la mia capacità di "staccare" da esso, rischiando così di perdere qualsiasi concezione dello spazio e del tempo, desiderando di riprendere dal punto dove mi sono interrotto il prima possibile, annullando, a volte, qualsiasi relazione sociale o interpersonale; sì, se qualcosa mi prende lo vivo fino al fondo e completamente, è abbastanza normale, finché si ha la testa per poter dire "pausa".

Il nome di questa droga è World of Warcraft, la colpa (o il merito) di avermi introdotto nel suo mondo è di due amici che ci giocano da anni, la scusa è stata una prova gratuita di 10 giorni... normale amministrazione, in fondo si comincia così, c'è sempre un amico che ti dà un assaggio di "qualcosa", e se questo qualcosa ti piace ne prendi ancora e ancora e ancora; ma è solo un videogioco, nulla di pericoloso, se non per il C/C (ma nemmeno tanto, i costi sono moderati).

Cos'è World of Warcraft? Facendola molto semplice, si tratta di un gioco di ruolo nel più classico dei termini, con tutte le limitazioni interpretative che il videogioco ha sempre avuto, tra cui una limitata interazione con i personaggi non giocanti; nel momento in cui crei un personaggio scegli in quale delle 2 fazioni disponibili entrare, se l'Alleanza (dove si trovano Nani, Gnomi, Umani ed Elfi della Notte) oppure l'Orda (che presenta Non-Morti, Orchi, Troll e Tauren, una sorta di Minotauri bipedi senza la parte umana): quello che lo rende particolare è il fatto di essere un gioco On-line, ossia un gioco che si svolge su di un server alla quale ti colleghi via Internet e nella quale giocano diverse persone contemporaneamente. Nulla di eccezionale, e nemmeno il primo esempio di gioco on-line.


Ma allora perché ci sono ancora 6 milioni di giocatori (perché questi sono i numeri di WoW)? perché a differenza di altri giochi belli e divertenti al pari della creatura della Blizzard non ha una scadenza, ha una durata non di settimane (a volte di giorni) ma addirittura di mesi; mi ricordo ancora quando ho avuto la possibilità di giocare a Return to Castle Wolfenstein, ci ho passato le giornate intere, dalle 10 del mattino alle 10 di sera, senza mangiare, senza bere, ancora un po' senza manco dormire, però in circa 2 settimane sono arrivato alla conclusione, e quindi anche alla fine del mio "piacere"; con WoW la "fine" è ancora lunga a vedersi e sono già 4 mesi che ci sto dietro... sempre che ci sia una fine, perché ci sono così tante cose da fare, che una fine non la vedo possibile.

C'è da dire, poi, che essendo un gioco On-line, ossia che richiede un collegamento ad un server, parte del divertimento sta nell'affrontare altri giocatori, nell'organizzarsi per affrontare le avventure più difficili in gruppo, nel trovare a volte un aiuto insperato in chi è nell'altra fazione... Insomma un mondo nuovo in cui muoversi o rifugiarsi, ben lungi dallo stancarmi.

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