Gli ultimi sei mesi del 2008 li ho passati correndo avanti indietro su dei comodi Eurostar che puntualmente in ritardo mi portavano nella città dell'Arena per svolgere il mio dovere di lavoratore; ma il tempo per visitare Verona non mi è mancato.
Che dire, la città, o meglio, il suo centro storico è bello, ma come per altri capoluoghi che ho visitato negli anni decisamente piccolo rispetto alle mie abitudini e quindi facile da girare senza perdersi, facile da visitare, anche a pezzi, nelle poche ore a disposizione che avevo, però appena si esce dal centro, o comunque dalle vie che erano contenute nella cinta muraria (di cui qualcosa è rimasto, più o meno come a Milano, ma tenuto decisamente meglio) si nota tutto l'abbandono, la bruttezza e il degrado che il tempo e l'industrializzazione ha lasciato.
Per quello che ho visto, ci sono ampie zone lasciate cadere a pezzi, interi complessi in rovina per cui solo adesso sono cominciati dei lavori di riqualificazione (che significa buttare giù tutto, e ricostruire daccapo), segno di un certo disinteresse durato anni e che solo adesso viene corretto, anche perché la Scaligera è una città in espansione, un possibile nodo di traffici e commerci che merita una maggiore attenzione; maggiore attenzione che l'amministrazione pubblica dovrebbe porre anche su aspetti più funzionali della sua città, a cominciare da un sistema di trasporto pubblico che non presenti buchi d'orario o attese normali di 30 minuti tra una corsa e l'altra, a cui la mancanza di una metropolitana (ma questo è più comprensibile, abbiamo fatto fatica noi a Milano ad avere 2 linee...) aggiunge altri problemi alla "scorrevole" mobilità veronese; che con le fiere si immobilizza del tutto.
domenica, gennaio 18, 2009
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