giovedì, febbraio 11, 2010

L'altra parte del cielo

L'anno nuovo, per me, è cominciato con la visione di una storia appassionante e per certi versi unica, la biografia di una donna unica che gli Stati Uniti hanno amato, una donna forte, ricca di personalità e di spirito di avventura, che si è fatta rispettare in un mondo ancora dominato dagli uomini.

Amelia è la storia di Amelia Elhart, la prima donna ad aver sorvolato l'Atlantico in solitaria, l'anima negli anni '30 del volo al femminile, promotrice della parità dei diritti tra piloti e pilotesse; una figura particolare e storica per quello che riguarda l'aviazione, ma è soprattutto una finestra sulla sua vicenda sentimentale, sul su matrimonio e sul contrasto tra essere la donna libera che inanella impresa dietro impresa e una moglie nel ruolo inteso all'epoca. Un film che ho voluto vedere per la mia immensa passione per il volo, gli aerei e quanto riguarda l'aeronautica, ben sapendo di andare a vedere una pellicola impostata per essere una commedia romantica, genere che detesto e che evito per quanto mi sia possibile; ma Amelia è davvero una grande storia che merita un sacrificio del genere.

Grazie alla splendida compagnia in cui ero, ho potuto apprezzare appieno e fino in fondo la bellezza della storia tra Hillary Swank (nella parte di Amelia) e Richard Gere (nella parte del marito), storia che decolla praticamente subito (letteralmente) e che non atterra se non bruscamente a Howland Island, seguendo quella che è stata la vita pubblica e privata di Amelia, in alcuni punti struggente, ammirevole e appassionante; non nascondo che mi sono emozionato, che mi sono fatto trasportare dalla storia, rimanendone estasiato, anche se ho avuto l'impressione che alcune parti siano state un po' tagliate con l'accetta e che il film vero sia più lungo di quanto sia stato passato nelle sale. Un film che merita di essere visto ed acquistato nel momento in cui uscirà in DVD... non da soli. 4 Stelle

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