Per Giuliano che compare giù
E Letizia non esiste più
É Giuliano che ci aiuterà
Governerà Milano, in Europa ci porterà
Odia gli stupidi,
Aiuta i deboli,
Dal PidiElle ci difenderà,
Lui si sacrifica,
Lo sa che è l'ultima
Speranza per la sinistra
Il Centrodestra via
Dalla Milano mia
Togli le zampe o ce le lascerai
Ti spacca in quattro lui,
Ci fa una croce su
E tu non ci sei più.
Per Giuliano che compare giù
E Letizia non esiste più
É Giuliano che ci aiuterà
Non si arrende mai è troppo forte
Non è nato ancora chi lo batterà
(Da canticchiare sulle note di Daltanius)
Aggiunta del 3 Giugno:
Passato il momento di euforia per quella che ritengo sia una svolta storica per questa città in cui sono nato, cresciuto e che attualmente mi vede tra i suoi abitanti, passiamo ad un'analisi "a mente fredda" di quello che è accaduto in questa tornata elettorale; un dato è certo, i milanesi (e più in generale, l'Italia) è stanca del centrodestra, non ne può proprio più, e lo ha dimostrato scegliendo a sindaco il candidato dell'opposizione, un uomo che è stato collocato più a sinistra del Partito Democratico, un uomo (come mi ricorda un amico emiliano) che gli stessi vertici del PD non appoggiavano fino a 6 mesi fa: un uomo che però ha convinto scendendo in piazza, parlando con la gente, ascoltando dai cittadini quali sono i problemi di questa città e promettendo delle soluzioni.
Ora è tempo di rimboccarsi le maniche, perché da fare ce ne fin troppo: spingere l'acceleratore sul Bike Sharing, creare una rete di piste ciclabili (collegando tra di loro quelle esistenti... sarebbe già un gran passo avanti), ridurre il livello di inquinamento dell'aria milanese, ma soprattutto recuperare il tempo perduto per l'Expo, che sarà fondamentale per portare Milano al pari del resto d'Europa (e magari trascinare il resto d'Italia con sé); per fortuna non dovrà occuparsi delle 2 nuove linee metropolitane, dato che in extremis è stato dato il via libera anche ai lavori della linea 4 , e quelli della linea 5 procedono a passo spedito.
In ultimo volevo ringraziare la sindachessa, per aver fatto in questi ultimi 60 giorni quello che non ha fatto in 3 anni (ossia dalla conquista dell'Expo), ha sicuramente ridato una spinta ai lavori per la città, ma un pò troppo tardi.
Aggiunta del 3 Giugno:
Passato il momento di euforia per quella che ritengo sia una svolta storica per questa città in cui sono nato, cresciuto e che attualmente mi vede tra i suoi abitanti, passiamo ad un'analisi "a mente fredda" di quello che è accaduto in questa tornata elettorale; un dato è certo, i milanesi (e più in generale, l'Italia) è stanca del centrodestra, non ne può proprio più, e lo ha dimostrato scegliendo a sindaco il candidato dell'opposizione, un uomo che è stato collocato più a sinistra del Partito Democratico, un uomo (come mi ricorda un amico emiliano) che gli stessi vertici del PD non appoggiavano fino a 6 mesi fa: un uomo che però ha convinto scendendo in piazza, parlando con la gente, ascoltando dai cittadini quali sono i problemi di questa città e promettendo delle soluzioni.
Ora è tempo di rimboccarsi le maniche, perché da fare ce ne fin troppo: spingere l'acceleratore sul Bike Sharing, creare una rete di piste ciclabili (collegando tra di loro quelle esistenti... sarebbe già un gran passo avanti), ridurre il livello di inquinamento dell'aria milanese, ma soprattutto recuperare il tempo perduto per l'Expo, che sarà fondamentale per portare Milano al pari del resto d'Europa (e magari trascinare il resto d'Italia con sé); per fortuna non dovrà occuparsi delle 2 nuove linee metropolitane, dato che in extremis è stato dato il via libera anche ai lavori della linea 4 , e quelli della linea 5 procedono a passo spedito.
In ultimo volevo ringraziare la sindachessa, per aver fatto in questi ultimi 60 giorni quello che non ha fatto in 3 anni (ossia dalla conquista dell'Expo), ha sicuramente ridato una spinta ai lavori per la città, ma un pò troppo tardi.
2 commenti:
La vittoria di Milano è secondo me importante anche per un altro motivo: ha mostrato alla sinistra che per vincere la strada da seguire non è quella che IL PD ha seguito fino ad ora, ovvero evitare di fare affermazioni di sinistra fino al diventare "insipidi" (senza grazie a questo accattivarsi i favori del centro, per altro).
Gli sforzi vanno indirizzati verso obiettivi concreti, non semplicemente nel fare il più possibile per perdere la propria identità.
Detto questo, ora c'è la nuova prova: il referendum del 12 e 13 giugno!
LOL Daltanious for Milano è fantastica :)
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