Settimana scorsa il campionato di pallacanestro italiano si è fermato per assegnare il secondo trofeo di questa stagione, la Coppa Italia, in una kermesse svoltasi in quel di Bologna da giovedì a domenica; Coppa che è andata meritatamente in mano alla Scandone Avellino, che grazie ad un gioco spumeggiante e ad un buon mercato estivo ha finalmente raccolto i frutti di una stagione finora stupefacente.
Privata dalle difficoltà delle grandi (al torneo accedono le prime 7 alla fine del girone d'andata + la Virtus Bologna che ha organizzato l'evento) di lustro, tutti pensavano che per Siena sarebbe stato facile aggiudicarsi la vittoria finale, dato che sta dominando il campionato, ma perso Kaukenas per infortunio (stagione finita) la Mens Sana non sembra più quel tritasassi che è stato finora: e difatti è stata eliminata al primo turno da una Pesaro che è stata capace di superare i propri problemi di amalgama per una sera, problemi che si sono ripresentati in semifinale contro la Virtus Bologna, capace di battere Roma (altra favorita per la vittoria finale) e che di fatto si è trovata la spianata la strada verso la finale.
Finale in cui l'incostanza delle sue prestazioni nonostante il cambio di allenatore, e la compattezza e la bravura di Avellino hanno portato la Coppa Italia in mano alla società Irpina, primo trofeo nella loro storia, dopo aver battuto all'ultimo una Montegranaro in splendida forma e una Biella (vincitrice su Capo d'Orlando) un po' in crisi ma che ha giocato con il coltello tra i denti.
mercoledì, febbraio 13, 2008
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