Eccomi di nuovo qui, a riprendere la scrittura di questo diario dopo una lunga pausa estiva, pausa piena di avvenimenti per la quale avrei dovuto lasciare una traccia, un commento, una nota e che invece per pigrizia (ma non solo) ho tenuto nelle mia mente; ed esprimerle ora in tutta la loro interezza non sarebbe la stessa cosa, non si respirerebbe il momento, la freschezza, la novità, un po’ come presentarsi ad un appuntamento con una rosa seccata: bella, per carità, ma priva di qualsiasi profumo.
Il che inevitabilmente ti porta a riflettere sul senso di tenere un diario, soprattutto un diario on-line, se poi si è carenti nel seguirlo e nel rinnovarlo con nuovi pensieri. Il mio è soltanto un contenitore di pensieri e opinioni, nella quale comunque racconto sempre qualcosa di me, qualcosa che accade o del quale sono personaggio (più difficilmente protagonista), quindi può anche capitare un periodo “vuoto”, in cui non ci sia nulla su cui esprimersi , ma se gli avvenimenti ci sono, e i pensieri si elaborano e prendono forma, cosa impedisce di concludere il lavoro e scrivere quelle 4 maledette righe? C’è solo la pigrizia (perché il tempo e le occasioni non mi sono mancate)? È solo distrazione, indolenza, oppure c’è qualcos’altro che mi trascina a trascurare questo diario? Un calo d’interesse?
Più probabilmente è un mix di tutto questo, ben miscelato da anni di pratica e dalla mia indole distratta e disordinata, mix che si riflette anche su altre attività, altri “progetti” ora abbandonati… Però bisogna metterci l’impegno e la buona volontà per non lasciare le cose a metà e quantomeno portarle a compimento, qualunque sia la fine.
Tornando alla me, riassumo qui gli avvenimenti della mia estate, che non è stata di certo tranquilla e pacifica:
Ringrazio vivamente tutti gli amici che si sono prodigati per procurarmi 2 biglietti per il concerto dei Kiss a Milano: Un regalo splendido, un concerto bellissimo, spettacolare, nella quale mi sono divertito da matti, in cui ho cantato, ballato, urlato. Gene Simmons e soci, nonostante i 60 anni suonati ti trasmettono un’energia e una voglia che pochi cantanti riescono a portare al loro pubblico, e nonostante siano più di 10 anni che non pubblicano un disco, il richiamo delle loro note ha quasi riempito il Forum. Quasi perché la data fu aggiunta in seguito alle richieste e molti ormai avevano il biglietto per il concerto di Verona (di cui potete leggere qui), ma lo spettacolo visto (con fuochi artificiali e cannoni spara-coriandoli) rimarrà per sempre nei miei ricordi.
Dal primo luglio ho cambiato luogo di lavoro e dopo oltre 3 anni ho ripreso la vecchia abitudine di pendolare, arrivando fino a Verona, con tutto quello che ne consegue; ossia sveglia all’alba e ritorno a sera inoltrata, molto più tempo per leggere, una vita sociale bruscamente azzerata (quasi), uno stipendio con molti più danari. Il lavoro in sé non ha molte attrattive, con ancora meno appeal della manutenzione, ma lo sporco denaro che ne consegue al momento vale lo sforzo che il pendolare tra la Metropoli Nebbiosa e la Scaligera comporta.
Un’altra Adunanza è passata: Alex Trigor è riuscito anche quest’anno a partecipare (e fanno 9), rischiando di lasciarci le penne sul serio, ma alla fine è tornato a casa ancora una volta sulle proprie gambe. L’evento è andato abbastanza bene, nonostante il cambio di regolamento abbia generato un po’ di confusione, e alcune particolarità non siano state del tutto assimilate (o digerite). Circa 150 persone in meno rispetto all’anno scorso, ma i numeri non parlano della perdita di qualità che il gioco di GRVItalia sta subendo, per quanto mi sia comunque divertito e molte perplessità che avevo prima di partire si siano sciolte giocando. Per il resto i Dragoni hanno completato i propri obbiettivi con successo, mentre il re è morto (2 volte) ed ora il regno di Elavia si trova senza una guida.
Gioia, gaudio e tripudio, dopo una lunga gestazione l’Olimpia Milano è passata definitivamente nelle mani di un signore di classe, un uomo serio abituato a fare le cose per bene e a lottare per ottenere i migliori risultati; siamo tutti euforici perché Giorgio Armani ha rilevato l’80% delle quote della società Olimpia dalle mani di Corbelli, Milan e Inter (più qualche altro socio minore). Dopo anni di gestione approssimativa, dichiarazioni estive altisonanti che puntualmente venivano disattese, interviste contraddittorie, colpi estivi alle spalle degli allenatori (mai appoggiati, anzi sempre messi spalle al muro) e un cattivo rapporto col pubblico (per le semifinali scorse, i biglietti sono aumentati del 50% rispetto le partite precedenti, ad esempio), finalmente si rivede un po’ di luce e serietà, per quanto il campionato debba ancora cominciare si intravede un’impostazione diversa: la squadra è stata costruita secondo i desideri e le opinioni di Coach Bucchi, andando a prendere i migliori giocatori italiani disponibili, accettando anche delle scommesse, sapendo che per vincere prima di tutto bisogna costruire una società ed una squadra solida. Domani mi vedrò qui a Verona la mia Olimpia (non al completo, mancano gli italiani convocati in Nazionale) contro il CSKA di Mosca, campione d’Europa, per un primo assaggio della nuova squadra; sarà una sconfitta, ma il risultato non conta.
Ora devo decidermi di mettermi d’impegno, ci sono almeno 2 argomenti di cui voglio scrivere da mesi e invece ho lasciato lì a maturare, ed è meglio che mi sbrighi, prima che marciscano.
martedì, settembre 09, 2008
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