Ci sono posti in cui non si vorrebbe essere, eventi a cui non si vorrebbe partecipare, momenti a cui non si vuole assistere e partecipare ma che per senso di dovere, o per voglia di poter dire "io c'ero, io ero lì mentre..." si va e ci si fa partecipi.
Sabato pomeriggio Rock FM ha chiuso i battenti per il volere del gruppo Mondadori, che ha acquisito la proprietà della piccola radio milanese ed ha deciso che il suo mantenimento era troppo oneroso; ha deciso di chiudere con una no-stop in diretta con tutti i DJ di 24 ore, a partire dalle 18 di Venerdì fino alla chiusura del segnale: e l'ultima ora io ero lì, assieme ad un paio di centinaia di affezionati alla piccola emittente che ha cercato di dare voce al rock, ma non solo, in 18 anni di onorata attività a Milano e dintorni, riuscendo a raggiungere anche le antenne di Genova e Firenze, ero lì a portare il mio piccolo tributo a chi ha cercato di trasmettere della musica diversa, dando spazio anche a gruppi emergenti, o a stili come il country che su altre radio non avrebbero alcuna possibilità.
Sia chiaro, non sono mai stato un fedele ascoltatore di Rock FM, anche se i miei gusti musicali sono abbastanza vicini al mainstream della radio, però la notizia della chiusura, percepita per caso qualche tempo fa, mi ha lasciato l'amaro in bocca, soprattutto perché Rock FM e i suoi DJ erano fuori dal normale, alternativi rispetto ad altri network che non fanno altro che accontentare le major, senza mai dare uno spazio alle piccole band, o alle piccole case, senza mai accontentare un vasto numero di ascoltatori che vivono di Hard rock, di Metal (in varie salse), di Ska. E per quanto sia stata una triste occorrenza ho voluto esserci per applaudire questi ragazzi, per porgere i miei ringraziamenti per il loro lavoro, per cantare assieme a loro "Keep on rocking in a free world" e per onorare 18 anni di trasmissioni fatte per la passione del rock.
Grazie Rock FM!
martedì, giugno 03, 2008
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