martedì, gennaio 29, 2008

Razzismo all'Italiana

In quello che per me sta diventando un tour-de-force cinematografico, martedì scorso sono andato a vedere Bianco e Nero, regia della Comencini, con Fabio Volo e Ambra Angioini. Premetto che non è nelle mie abitudini assistere a pellicole italiane, perché di solito sono troppo "impegnati" per i miei gusti, però il trailer visto mi ha lasciato una buona impressione e contro ogni aspettativa sono stato io il primo a promuoverne la visione.
Devo dire che il trailer non è stato menzognero e ho assistito ad una commedia leggera su di un tema parecchio delicato, ossia l'integrazione razziale e i conseguenti problemi di diversità culturale e diffidenza, tema portato avanti attraverso una storia d'amore "illegale" che però non sfocia mai in un pesante romanticismo; un po' complessa la costruzione del finale, o meglio, lo trovata inutilmente artificiosa, nonostante il suo messaggio sia chiaro e inequivocabile (sottolineato anche dalla battuta finale).
Nonostante sia un film leggero, le domande non mancano, soprattutto se ci si rende conto di non avere amici di etnia diversa dalla propria; il che in un paese dove l'immigrazione dall'estero è un fenomeno rilevante da giusto una ventina d'anni non è un fatto così strano come lo si vuole far apparire, proprio perché per un'integrazione reale non è passato abbastanza tempo: paesi con più anni d'esperienza alle loro spalle, per quanto ai nostri occhi possano risultare realmente integrati, hanno ancora dei problemi che solo il tempo (ancora una volta) potrà risolvere. 3 Stelle.

venerdì, gennaio 25, 2008

Le Storie di Martin

Come scrivevo qualche settimana fa, finalmente, dopo anni di titubanze e qualche sparuto tentativo mal tenuto, ho dato vita ad un piccolo progetto alla quale spero di poter dedicare tempo e di poter seguire con una certa regolarità (il che, conoscendomi, non è affatto una cosa scontata), ossia un altro diario elettronico contenente le mie opere scritte.
Ho sempre scritto, mi piace dare corpo ai viaggi che spesso la mia mente fa, a volte partendo da un dettaglio reale della mia vita, a volte da vecchie passioni che si ripresentano di fronte ai miei occhi, a volte dal solo lasciar libera di vagare la mia fantasia, seppure le difficoltà e i limiti non manchino; col tempo ho scoperto che senza uno stimolo (ad esempio una scadenza, a volte anche una traccia) la pigrizia prende il sopravvento e tante idee che frullano nella mia malcapitata scatola cranica rimangono lì, senza una evoluzione nello scritto (ormai digitale) di una forma narrativa; inoltre ho rinunciato a lanciarmi nella stesura di lunghi, enormi ed estenuanti romanzi, soprattutto perché non so impostare una trama di grande respiro, e mi trovo meglio a chiudere brevi (si fa per dire) racconti, più contestualizzati: Un po' di materiale c'è, altro ne verrà prodotto, tutto sta alla mia buona volontà.
Perché Martin (da leggersi alla francese)? Il nome lo devo ad uno dei miei compagni di viaggio ai tempi di quando frequentavo la linea Milano - Brescia più o meno tutti i giorni, un distinto signore che ho conosciuto sul treno, assieme ad altre persone di cui conservo un bel ricordo e con cui il quotidiano viaggio verso e da la Leonessa era più leggero, un omaggio ad una persona solare ed allegra con cui ci si divertiva parecchio.
Per cui "Le Storie di Martin" ora è una realtà. Sulla colonna a sinistra di questro diario ho aggiunto il feed al nuovo spazio, in modo che, chi volesse, può vedere gli ultimi aggiornamenti e andarsi a leggere i miei deliri creativi

martedì, gennaio 22, 2008

Trasposizioni

Sabato sera, in quello che potrei definire un momento di euforia cinefila, ho volutamente partecipato alla visione dell'ultima fatica di Will Smith, Io Sono Leggenda.
Bel film, nulla da dire, la realizzazione è stata ben curata, la trama è avvincente, in molti frangenti è dura e difficile da digerire, non è la classica pellicola da relax perché ha in sè alcune riflessioni decisamente profonde ed evidenziate da piccoli particolari, però ha un grosso, enorme difetto: il titolo.
Ora, chiariamoci: Tecnicamente è fatto bene, se si fosse intitolato Il Sopravvissuto, avrebbe comunque suscitato interesse e maggiore attenzione sulle piccole particolarità, ma avendo scelto come titolo quello di un racconto (lungo) di Matheson, io mi aspetto un certo grado di attinenza con le parole scritte, attinenza che nel nostro caso si esplica con lo stesso nome del protagonista e l'episodio del cane; un po' troppo poco.
Le trasposizioni di libri in film non sono mai state semplici, e non è possibile riportare pedissequamente la storia scritta in quella filmata, degli adattamenti sono sempre necessari; per esempio Il Signore degli Anelli è un'ottima trasposizione, soprattutto perché gli adattamenti non sono drastici e riguardano piccoli dettagli o "mancanze" nella narrazione di Tolkien. Però finchè viene rispettato il contesto del libro senza stravolgerlo si può parlare sulla qualità del film, ma quando questo legame viene a mancare, perché si snaturano storia, protagonista, finale, ambientazione, il giudizio non può che essere negativo. 2 stelle

venerdì, gennaio 18, 2008

Carrellata di Gennaio

Ultimamente nelle sale italiane sono proiettati diversi film per cui il mio interesse è quantomeno solleticato dai trailer visti (Bianco e Nero della Comencini, Cloverfield) che mi riprometto di vedere il prima possibile, altri invece a cui mi hanno portato e che rispetto alle premesse non mi sono affatto dispiaciuti.

Bee Movie è l'ultima creazione in ordine di tempo per quanto riguarda i film d'animazione (sempre più digitale), con il chiaro tentativo di affascinare il pubblico più giovane, anche se non mancano strizzatine d'occhio per gli adulti, fatte tramite battute linguistiche di un certo livello; Nel complesso il film è carino, a differenza di molti altri del suo genere non è stato inzuppato di citazioni e riferimenti ad altri film, anche se la seconda parte del film da l'impressione di essere stata un po' rabberciata; tra l'altro a livello di realizzazione non ha elementi di vero spicco. Fenomenale una battuta nel finale del film. 3 stelle.

Leoni per Agnelli al contrario è un film su cui riflettere: si tratta di tre storie apparentemente slegate tra loro, o meglio due dialoghi (un giovane politico rampante (Tom Cruise) accetta un faccia a faccia con una notissima giornalista (Meryl Streep) e un colloquio tra un professore (Robert Redford) ed un suo studente)e un po' di azione sulle montagne dell'Afganistan; a mano a mano che la proiezione prosegue si intravvedono i legami tra la parte d'azione (che fa da fulcro) e i due dialoghi, lasciando parecchio da pensare su come siano stati condotti 6 anni di guerra. Redford usa il suo dialogo anche per giustificare, per spiegare al pubblico certe sue scelte prese come regista, mentre lascia alle altre 2 storie il dovere di narrare le intenzioni e gli effetti. Peccato che in certi punti sia davvero lento. 3 Stelle

martedì, gennaio 15, 2008

Il Frutto del Lavoro

L'anno scorso parlavo di concrete possibilità di ottenere quello che è diventata una chimera per qualsiasi giovane lavoratore italiano (e non), ossia un bel contratto a tempo indeterminato: ieri sera ho firmato il mio primo contratto da dipendente, raccogliendo finalmente il frutto di 7 anni di lavoro, dedizione e pazienza. Sono contento, non solo perché adesso posso guardare al futuro con un occhio diverso, senza dovermi chiedere che ne sarà di me tra 6 mesi o un anno, ma anche perché ora posso affrontare con un po' più di serenità alcune idee che da qualche tempo mi girano in testa, e soprattutto posso pianificarle su un periodo più lungo che fine anno, anche se non tutto è così semplice come sembra.
Un contratto a tempo indeterminato non vuol dire essere al sicuro da crisi e licenziamenti: per quanto tutelato i contratti da dipendente non sono più quelle corazze impenetrabili che erano un tempo e la possibilità di ritrovarsi a casa a dover ricercare un nuovo posto di lavoro sono comunque notevoli, anche se bisogna dire che il mercato (almeno quello informatico) è in ripresa e le richieste di personale qualificato non mancano, segno anche di una situazione lavorativa (in generale) di crescita, nonostante la globalizzazione e i costi alti di produzione.
La guadagnata sicurezza e le garanzie che il mio nuovo contratto garantiscono hanno comunque un prezzo, pagato in una minore entrata nelle mie tasche, il che probabilmente mi condurrà a dover fare i conti con quello che è il mio stile di vita.

domenica, gennaio 13, 2008

Momenti Storici

L'idea la prendo da qui, che l'ha presa a sua volta da un'altra:

18 MAGGIO 1992: È il mio compleanno, entro per ultimo in classe e i miei compagni, all'unisono, mi augurano buon compleanno.

19 AGOSTO 1995: Mio fratello si sposa, a Boston, Stati Uniti d'America. L'occasione per fare anche un tour della East Coast, unica vacanza passata assieme ai miei. Ricordi indelebili.

MAGGIO 1996: Stringo amicizia col Tonno, liberandomi (almeno in parte) della compagnia della Bella Signora.

8 GENNAIO 1999: L'ultimo giorno in divisa, la fine di 10 mesi prestati al servizio della nazione. Un'esperienza che mi ha cambiato tanto, che mi ha dato tanto e con la quale sono cresciuto tanto.

SETTEMBRE 1999: Partecipo ad uno dei primi Live GRVItalia, ambientazione Adunanza, comincio la mia avventura con Alex Trigor e i Dragoni, che tuttora sopravvive.

19 MAGGIO 2001: Un giorno storico, oltre ad essere il 60° compleanno di mia madre, è anche il giorno cui io e il mio co-inquilino firmiamo il contratto di locazione. Ufficialmente comincio la mia vita da indipendente.

AGOSTO 2001: 3 settimane in giro per la Sicilia, con base d'appoggio a Trapani, in compagnia di un ex-collega. Mare, sole, templi, buona cucina, buona compagnia.

10 GIUGNO 2003: Mi iscrivo al bookcrossing, giusto perché avevo qualche libro non più di mio interesse, senza sapere che mi si sarebbe aperto un mondo di conoscenze ed amicizie di ogni genere

1 GENNAIO 2004: La Nera Signora si è presentata al mio cospetto: non è la prima volta, non sarà l'ultima, ma probabilmente è quella che mi ha toccato più da vicino.

30 MAGGIO - 6 GIUGNO 2004: Secondo viaggio negli States, per passare un po' di tempo con mio fratello e visitare bene una città (Boston) alla quale sono molto legato.

10 GIUGNO 2006: Quello che sembrava un appuntamento come tanti altri si trasforma nel giorno più bello della mia vita, è l'inizio della mia unica (e purtroppo breve) storia d'amore.

giovedì, gennaio 10, 2008

Primo Allenamento

Ieri sera, dopo una lunga sosta per le festività natalizie, il Forum Olimpia Team ha svolto il secondo allenamento in previsione della ripresa dell'attività agonistica con la seconda fase del torneo UISP; avendo saltato il primo allenamento, ho partecipato con voglia ed attenzione, nonostante non fossi in perfette condizioni, rimediando il riacutizzarsi di un vecchio problema all'inguine.

Rispetto allo scorso anno sono cambiate un bel po' di cose; innanzi tutto siamo tantissimi, 24, il che è un vantaggio per quanto riguarda gli allenamenti, che non rischiano di saltare per le defezioni, e per i costi complessivi della squadra, in quanto più giocatori ci sono, meno c'è da pagare a testa, anche se questo costringe il coach a non avere una formazione fissa per permettere a tutti di giocare un numero equo di partite; poi abbiamo cambiato torneo, abbandonando il PGS per il più "professionale" UISP, che ci consente di giocare fino a Maggio in un solo torneo e fornisce gli arbitri (il che garantisce quantomeno una certa imparzialità), ed un livello di gioco un po' più elevato.

Abbiamo già partecipato ad una prima fase di precampionato, vincendo 4 delle 8 partite disputate e piazzandoci a metà classifica, esprimendo al meglio il nostro gioco soprattutto nelle ultime partite, frutto del lavoro in palestra che ha creato la "chimica" tra persone che si sono conosciute a inizio settembre, oltre al contributo di chi è nella squadra dagli inizi. Ora stiamo aspettando di sapere chi saranno i nostri prossimi aversari, in quello che è il campionato vero.

Per quanto mi riguarda sono soddisfatto del contributo dato nel raggiungere le quattro vittorie, non che abbia giocato in modo eccelso, ma ho fatto delle cose buone nelle poche partite in cui sono stato convocato; devo migliorare al tiro (finora non ho fatto ancora un punto) e devo ancora lavorare molto sulla mia tenuta fisica, però so di aver fatto bene quando sono sceso in campo, anche se gioco meno rispetto allo scorso anno, perché siamo in tanti e perché molti hanno piùgambe, freschezza, tecnica e talento di me. Ma quel poco mi basta, l'importante è far parte della squadra.

martedì, gennaio 08, 2008

Tempo di Bilancio

Come ogni anno, di fronte ad una fumante cioccolata calda per festeggiare il nono anniversario del mio congedo, mi sono fermato a riflettere sull'andamento dell'anno appena trascorso e a stilare i "buoni propositi" per l'anno in corso.

BIlancio 2007: Ero partito con la convinzione di volere un anno tranquillo, non dico di relax completo, ma quantomeno non frenetico come il 2006: ed è stato realmente un anno di pace e tranquillità, con poche scosse sia a livello emotivo che professionale; non che siano mancati i momenti tristi ne quelli difficili, ma nel complesso posso dire di aver vissuto un periodo sereno, nonostante un regime di necessità per cui ho rinunciato a un p' di cose (tra cui un viaggio negli States, una stampante nuova, ed altre piccole cose). Un anno dove ho stretto altre conoscenze ed approfondito alcune amicizie, dove ho mantenuto lo stesso luogo di lavoro, dove ho vissuto con meno ansia le mie difficoltà col C/C.

Prospettive 2008: L'anno sta cominciando con ricche novità, per un certo verso si può dire che sto raccogliendo quanto seminato negli ultimi anni, finalmente vedrò il frutto di tanta pazienza e applicazione maturare, e di questo non posso che esserne felice. Non tutto è compiuto, su alcuni aspetti c'è ancora da lavorare, su altri da capire, probabilmente dovrò ancora una volta dosare le mie spese e rinunciare a qualche "lusso" per il bene del mio vituperato conto corrente, ma proprio grazie a queste novità posso cominciare a pensare ad alcuni "progetti": nulla che vedrà la propria realizzazione quest'anno, ma almeno un'imbastitura sì.
Poi i propositi sono sempre gli stessi (fare più contento il C/C, visto che lo scorso anno non ci sono riuscito, tenere più ordine in casa, bandire la Bella Signora dalla mia vita, curare di più questo diario), più un piccolo impegno che mi gira in testa da anni e, forse, ora riesco a mantenere.

sabato, gennaio 05, 2008

Metropoli Imbiancata

Ormai non ne rimane quasi più traccia, eppure ieri mattina la Metropoli nebbiosa era uno spettacolo di bianco candore, coperta da un sottile ma sufficiente strato di neve, non abbastanza da creare i problemi patiti con l'ultima nevicata due anni orsono, ma per regalare una visione quasi fiabesca sì.
È inutile, Milano sotto la neve ha tutto un altro aspetto, e passeggiare tra le sue vie guardando i tetti, le macchine, gli alberi coperti di bianco è stata una bella cosa, nonostante alcune difficoltà dovute ai marciapiedi (soprattutto quelli che non sono competenza dei palazzi privati) non sgombri dalla neve calpestata dai passanti; se a questo si abbina lo splendore delle luminarie natalizie di quest'anno (veramente belle, soprattutto la volta della Galleria e il castello Sforzesco) il risultato non può che lasciare a bocca aperta. Peccato non aver fatto foto...

giovedì, gennaio 03, 2008

Pensieri a Metà Stagione

Con la conclusione del 2007 si è anche chiuso il girone d'andata del campionato di pallacanestro di serie A, che ha visto la squadra di Siena dominare incontrastata sui parquet italiani, confezionando un record di 17 vittorie e zero sconfitte; sì, attualmente i biancoverdi della città del Palio sono imbattuti, e si apprestano a rimanere tali per ancora diverse giornate, data la solidità del gruppo (praticamente invariato rispetto lo scorso campionato) campione d'Italia e la fluidità del gioco, tanto da sembrare una squadra di extra-terrestri rispetto alle altre. Che, Roma a parte, non sono le solite note, ma quasi tutte squadre che l'anno scorso occupavano la parte bassa della classifica.
Di fatto molte società blasonate (Treviso, le due Bolognesi, Napoli, Milano) hanno avuto una partenza disastrosa se non fallimentare, con evidenti errori di mercato, mentre buone società partite con l'intento di salvarsi si ritrovano ai vertici della classifica; c'è chi dalla partenza "ad handicap" si è ripresa e per il girone di ritorno può quantomeno pensare di approdare ai play-off (la Virtus Bologna è ottava, Milano undicesima ma a pari punti), ma altre sono ancora lontane da trovare il bandolo di una matassa ancora complicata da sbrogliare, il che potrebbe anche riservare a fine stagione delle sorprese e permettere a squadre come Avellino, Biella, Montegranaro di disputarsi la post-season che per quello visto finora hanno pienamente meritato.
Come detto Milano è partita male, anzi malissimo, dopo un mercato che sulla carta ci aveva potenziato: in realtà Markoski non è stato capace di mettere ordine nella collezione di giocatori che il GM Natali gli ha servito; dopo 5 sconfitte consecutive le teste di questi due personaggi sono cadute (oltre all'annuncio da parte del presidente Corbelli della messa in vendita della società), e alla guida della squadra è stato posto Attilio Caja, che si è subito prodigato a dare una consistenza alla squadra, tagliando chi non gli dava affidamento, inserendo un playmaker esperto come Booker (35enne americano molto bravo, già a Milano nel '99) e soprattutto stabilendo delle gerarchie e dando una parvenza di gioco. Ora ci siamo rialzati dal fondo della classifica e possiamo puntare a raggiungere i play-off, nonostante l'Artiglio come allenatore abbia dei limiti, ma quantomeno possiamo contare sulla classe e il talento del giovane Danilo Gallinari, che giorno dopo giorno sta diventando sempre più decisivo. Speriamo anche che il cambio di proprietà arrivi presto.

Quello che però fa male è vedere quanto in basso sia sceso (di nuovo) il livello del basket nostrano, sempre più distante da realtà che fino a pochi anni fa ci inseguivano con la lingua a penzoloni; se penso a quali progressi hanno fatto il campionato spagnolo, quello greco, quello russo mi viene la nostalgia del tempo in cui gli europei venivano a giocare in Italia per poi andare in NBA... Ora come ora siamo il quarto o quinto campionato al mondo per competitività e livello tecnico, ma in brusca discesa se non si cambia qualcosa. E in fretta.

martedì, gennaio 01, 2008

Benvenuto 2008!

Eccomi qui, dopo qualche mese di sosta dovuta a pigrizia e a nient'altro, a togliere la polvere, lavare le tendine e rinfrescare questo mio bistrattato (da me) diario, nulla di meglio che l'inizio di un nuovo anno per riprendere quella che dovrebbe essere una piacevole abitudine e non un oppressivo obbligo (ossia come l'ho vissuto in questi ultimi tempi).
A parte le parole, nei prossimi giorni metterò un pò di ordine e cercherò di essere più presente, anche perché l'anno nuovo comincia pieno di novità che non vedo l'ora di raccontare, oltre ad un paio di idee che mi frullano per la testa e che possono avere finalmente una realizzazione.

A presto, miei lettori
Glaucosimone