sabato, marzo 31, 2007

In 300 alle Termopili

Venerdì sera sono andato a godermi lo spettacolo proposto da uno dei film da me più attesi: 300, tratto da uno dei fumetti più belli scritti da Frank Miller, bastao su un fatto storico vero, ossia l'impresa del re spartano Leonida che a capo di 300 uomini, addestrati come solo a Sparta erano in grado, ferma sullo stretto passo delle Termopili l'immenso esercito di Serse.

Avendo letto il fumetto, la prima cosa che ho apprezzato è la fedele riproduzione delle tavole disegnate, e non solo per il filo della storia seguito (quasi) disegno dopo disegno, ma anche per la realizzazione dei costumi e dei personaggi (nel limite del possibile), rispettando anche i dialoghi e la narrazione della voce fuori campo; il regista piuttosto che modificare (e così a memoria di modifiche al racconto originale ne ha fatte un paio) ha aggiunto parti non presenti nel fumetto, soprattutto per alleggerire il film che altrimenti sarebbe stato composto da sole scene di battaglia (che per quanto possano piacere alla fine risultano pesanti) allargando la parte della moglie di Leonida.
L'unica nota negativa è nel doppiaggio, troppo scandito, tanto da leggersi bene il labbiale in inglese degli attori, per non parlare della leggiadra e aulica voce sepolcrale che anima le parole di Serse; Per la fisionomia dell'attore non si poteva scegliere una voce meno adatta (per non parlare di una scena che nel fumetto esprime una tensione e un pathos altissimi, mentre nel film con quella voce a Serse...)

Comunque una gran bella realizzazione, se si considera che il tutto è stato girato in studio e "ambientato" grazie alla computer graphic compresi probabilmente alcuni particolari sugli attori

venerdì, marzo 30, 2007

Buona la Prima!

Alla fine è andata bene, 4 punti (2/3 da due, 0/2 da tre) e 1 rimbalzo offensivo, a cui si aggiungono 2 palle recuperate in 8 minuti complessivi in campo, ma soprattutto la tensione si è sciolta nel momento stesso che la partita è cominciata; ma andiamo con ordine.

La seconda giornata del Torneo PGS primaverile vedeva il confronto tra il Forumolimpia e la società Aurora di Trezzo d'Adda, confronto che la squadra di casa (noi) ha saputo fare suo già alla fine del secondo quarto; abbiamo eseguito bene i giochi d'attacco, facendo circolare la palla con passaggi precisi per trovare facili conclusioni, e in difesa ci siamo mossi bene, per quanto il loro giocatore di maggior valore riuscisse comunque a tenere l'Aurora incollata al punteggio, il primo quarto finisce 13-11; alla ripresa del secondo quarto, basta un po' di pressione sul portatore di palla e il riposo in panchina per il loro primo terminale offensivo a creare un break in nostro favore costruito soprattutto su palloni recuperati e veloci contropiede, fino a giungere al suono della sirena sul 27-17.

Da qui in poi, un po' per la fiducia nei nostri mezzi, un po' per il fiato corto dei nostri avversari, riusciamo a controllare il punteggio incrementando sempre più il gap (43 - 29), grazie anche all'utilizzo della box-and-one sul loro miglior giocatore tornato in campo; l'ultimo quarto da spazio alla ricerca di giocate spettacolari e a qualche canestro "impossibile" e in attacco si crea qualche confusione di troppo che non lascia però spazio ad un provvidenziale recupero grazie ad una sempre attenta difesa e conduce le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 54-39 per il Forumolimpia Team.

Personalmente devo dire di essere soddisfatto, perché ho giocato bene, soprattutto in difesa; in attacco devo migliorare la mira al tiro, soprattutto dalla linea da tre (uno dei tiri è andato storto, l'altro corto), ma la soddisfazione più grande sta nell'accoglienza avuta dai miei compagni di squadra, sempre pronti ad incoraggiarmi, ad aiutarmi e a complimentarsi per i miei canestri (terzo tempo in contropiede su assist al bacio e tiro a canestro da NBAction :-PPP dopo aver preso il rimbalzo offensivo).

Prossimo impegno l'11 Aprile, sempre al PalaCUS di Segrate (la nostra casa) contro Albiate.

martedì, marzo 27, 2007

Esordio a Spicchi

Domani è un grande giorno, una di quelle date che entrerà nella mia storia e rimarrà stampata a lettere infuocate nella mia memoria; domani dopo anni di pratica e gioco farò il mio debutto in una vera squadra di basket.

Tutto comincia all'incirca un anno fa, quando alcuni amici decidono di impegnarsi in un torneo dilettantistico, in modo da affrontare altri patiti giocatori di basket invece che continuare ad affrontarci tra di noi e soprattutto divertirsi praticando il nostro sport preferito, e quindi fondano una società sportiva che al primo impatto con un torneo diviene un po' la sorpresa vincendo e convincendo, soprattutto grazie alla voglia di giocare e allo spirito scanzonato messo in campo, oltre a qualche elemento con altre esperienze alle spalle e quindi con un certo livello tecnico che permette di risolvere le situazioni intricate; e a vederli giocare, a vedere questi ragazzi sul campo, la voglia di essere lì con loro cresce.

Poi quest'autunno una piccola riorganizzazione e la partecipazione a qualche allenamento prima che la mia schiena mi impedisse qualsiasi attività di fatica fanno crescere in me il desiderio e la voglia, tanto che comincio a pensare seriamente alla possibilità di vestire casacca e pantaloncini per giocare sul "serio"; concluso il torneo invernale con risultati alterni, ormai la decisione è presa.

Sono emozionato, per quanto sia una piccola cosa, anche se non giocherò tutta la partita, anche se so già che partirò dalla panchina, e non è mica detto che entri in campo, perché per un certo verso è un piccolo sogno che si realizza, sarà dura tenere a bada l'ansia, la voglia di fare, perché nel mio piccolo è comunque un momento importante e vorrei che andasse bene. Magari con una bella vittoria.

mercoledì, marzo 21, 2007

Giocare a Milano

Dopo anni e vari trascorsi a Bosco in Città, ai confini della Metropoli Nebbiosa, si è di nuovo svolto un evento GRVItalia legato alla campagna Adunanza, primo live della stagione per quello che riguarda quest'anno che si presuppone pieno di eventi e con un Adunanza (a inizio Agosto) dal sapore epico.
Per me, giocatore fin dai primi passi dell'associazione, tornare a interpretare Alex Trigor in uno dei primi spazi utilizzati per ambientare le nostre avventure è stato un po' come tuffarsi nel passato e ringiovanire di qualche anno, quando a Milano si giocava almeno un live al mese, correndo e combatendo in mezzo alle torme di gitanti stesi a prendere il sole o a fare i loro pic-nic; una situazione di certo non ideale, anche perché spesso interrompeva la fluidità del gioco, motivo per cui il Bosco in Città non è più stato selezionato per le nostre attività.
Sull'evento di Domenica non c'è molto da dire, il tempo ci ha risparmiato, abbiamo giocato in una porzione del parco realmente ristretta e nemmeno troppo pulita, una trama poco comprensibile e con pochissimi indizi per poter giungere ad una soluzione; interessante il gioco svolto con altri giocatori, l'unico possibile in mancanza di una vera interazione con i PNG, che erano lì per lo più per farsi massacrare (o meglio, per massacrarci, ma visto il numero esiguo...); non mi aspettavo così tanti giocatori (tanti da fuori Milano), altro motivo per sentirmi tornato "ai vecchi tempi".
Un live alla fine noiosetto e senza risultati degni di nota.

martedì, marzo 20, 2007

La storia del Centauro

Sabato sera ha visto il mio ritorno in una sala cinematografica dopo parecchie settimane di assenza, dovuta soprattutto dallo scarso interesse nel panorama dei film fin qui proposti; la pellicola che si è meritata tanto onore è "Ghost Rider", ennesimo film tratto da uno dei fumetti Marvel più noti delgi anni '80.

Conoscendo il fumetto solo di nome, mi è difficile fare un confronto tra le tavole dipinte e la trasposizione in carne, ossa ed effetti speciali, però posso dire che il film non mi è affatto dispiaciuto; poco riflessivo, le scene d'azione non sono prolungate all'inverosimile, anzi, tendono a essere piuttosto corte, gli effetti speciali curati e ben integrati, il protagonista, a parte la faccia da pesce lesso di Nicholas Cage (ma quella è, e non ci si può fare nulla), ben interpretato e psicologicamente delineato.

La storia, invece, non ha alcuno spunto, abbastanza scontata e senza alcun vero colpo di scena, per quanto piacevole da seguire con alcune piccole perle di umorismo, un film fatto per regalarsi un paio d'ore di relax senza pesanti introspezioni o insormontabili problemi morali, uno spazio per spegnere il cervello assieme alle luci della sala.

mercoledì, marzo 14, 2007

La Quiete Dopo la Tempesta

È passata qualche settimana dal mio ultimo aggiornamento a questo diario, e per una volta non si è trattata di una pausa dovuta al mio continuo farmi trascinare dagli eventi, quanto ad un periodo di relativa pace, un periodo dove non ho alcun evento di una certa rilevanza di cui parlare; sarà la vita austera che sto conducendo in questo periodo, sarà che le cose che ho fatto (perché alcune cose le ho fatte) non sono poi così rilevanti da essere riportate (o da meritarsi un pezzo tutto per loro).

Dopo una discreta pausa ho ripreso a leggere, anche perché la colonna di libri che attende pazientemente il proprio turno si è fatta ancora più alta e imponente: alcuni sono fumetti, per cui dovrei smaltire l'arretrato un po' più velocemente, ma il ritardo dall'inserimento alla lettura si aggira intorno all'anno; tra l'altro ho dei libri da spedire ad altri bookcrosser che aspettano ormai da mesi, a breve dovrei riuscire a consegnare alle poste le buste per far continuare il loro viaggio.
Coi bookcrosser, inoltre, c'è stato l'ormai tradizionale ritrovo nei dintorni di Parma per dare il giusto tributo al maiale in tutte le sue forme culinarie, comprese quelle meno nobili; un ottimo pomeriggio passato in compagnia di tanta gente che stimo e apprezzo, condito da un piacevole viaggio di andata e (soprattutto) di ritorno.

Sempre grazie ai bookcrosser, in occasione del Meet-up comasco, ho visto l'ultimo film con Ben Stiller "Una Notte al Museo", carino, divertente, ben fatto, ma nulla di eccezionale o capace di rimanere nella mia testa per emozioni trasmesse o messaggi da tramandare ai posteri. A casa, invece, ho rivisto uno degli amori della mia adolescenza, un film fantastico non solo per la trama ma anche e soprattutto nella realizzazione.

L'Olimpia continua a vincere senza convincere, mantenendo il suo terzo posto in classifica esprimendo sprazzi di gioco, sorretta sempre di più dalle meraviglie del 18enne e dal rendimento sopra le righe di un soldatino tedesco, con l'aiuto ora di uno ora di un'altro, barcamenandosi tutt'ora tra indisponibili e infortunati.

A inizio mese ho partecipato ad una cena In Gioco, stavolta interpretando un personaggio estemporaneo in appoggio all'organizzazione e non Alex Trigor, rinunciando ad un altra appetitosa occasione di gioco, cena notevole soltanto per le tagliatelle al Ragù più che per il gioco fatto, ma era soltanto l'evento di apertura a quello che si presuppone come il grande anno di Adunanza; domenica prossima, invece, ci sarà un primo Live finalmente a Milano, dopo anni che non si organizzava più nulla nell'area meneghina.

L'ufficio si è riempito in ogni ordine di posto, portando anche una dolce fanciulla (finalmente), cosa che ha riempito di allegria l'ambiente lavorativo; ambiente che dopo gli iniziali imbarazzi si è scaldato ed è diventato molto più piacevole lavorare.

In ultimo il governo di sinistra ha traballato (parecchio) ma è rimasto inpiedi, colpita sul rifinanziamento della missione in Afganistan, dove un giornalista italiano è stato sequestrato; Ora come ora, vista la ancora risicata maggioranza in senato figlia di una legge elettorale fatta col fondoschiena, si accettano scommesse su quando avverrà la prossima crisi di governo.

In ogni caso la quiete, almeno per questo diario aperto, dovrebbe essere terminata visto che prossimamente avrò molto da fare e molte cose di cui parlare.