martedì, luglio 27, 2010

Lunga Vita a Nebbia

Nebbia
Settimana scorsa Nebbia se ne è andato, dopo 11 lunghi anni di convivenza; l'abbiamo perso per colpa di un veleno, forse perché si è mangiato un'esca per topi, forse perché si è mangiato un topo avvelenato, forse perché qualcuno ha deciso che era troppo fastidioso nel cortile di mio papà e ha pensato bene di eliminarlo, ipotesi a cui, forse, non avremo mai risposta.
Faceva parte della nostra famiglia, è stato tra i più longevi felini che hanno abitato la nostra casa, e per quanto piccolo era un elemento importante (almeno per me) nei nostri rapporti e nelle nostre chiacchiere; era il mio gatto, anche se lui aveva scelto mio papà come padrone, lo seguiva ovunque andasse, dormiva con lui, passavano intere giornate l'uno accanto all'altro.
Da buon Certosino era permaloso e attaccabrighe, oltre ad essere stato un grande cacciatore (ricordo ancora quando ha preso un piccione ancora quando abitavamo nella vecchia casa, o più di recente quando si è portato in camera una tortora), però era anche molto affettuoso e si accoccolava tranquillo in grembo a sonnecchiare e fare le fusa. Tutto quello che ora mi resta sono due cicatrici, una praticamente invisibile di quando sono andato a recuperarlo dalla vecchia casa, per portarlo alla nuova casa dei miei, l'altra è un segno che mi ha lasciato un Natale, più qualche foto ed un sacco di ricordi.

Sappilo gattaccio, ci mancherai.