sabato, febbraio 17, 2007

Austerity

A volte bisogna prendere delle decisioni. A volte queste decisioni portano a dover, per forza di cose, scontrarsi con i tuoi rapporti con le persone che ti stanno intorno, soprattutto con quelle che frequenti più assiduamente e che sono i tuoi amici più cari e fidati, a volte ti costringono a "perderli di vista" perché per la tua sopravvivenza non puoi fare altrimenti.

Ultimamente il mio C/C si è lamentato moltissimo della poca attenzione che porto nei suoi confronti, usandolo e sfruttandolo oltre ogni normale misura, ed essendo molto permaloso me lo ha dimostrato sbattendomi in faccia le sue cifre; sono anni che abbiamo un rapporto piuttosto conflittuale fatto di (pochi) alti e (molti, forse troppi) bassi, rapporto che spesso mi ha portato a dover effettuare rinunce e sacrifici, a rimandare acquisti desiderati aspettando tempi migliori (o felici intuizioni): finora me la sono cavata, ma non posso continuare a trattare il mio conto corrente in questo modo.

Il diavolo non è brutto come lo si dipinge, e la mia attuale condizione lavorativa, con tutti gli annessi e connessi, mi permette di sistemare la mia situazione nei confronti del vil denaro in maniera definitiva, anche se per farlo dovrò passare un ennesimo periodo di costrizioni, riducendomi a spendere soltanto il minimo indispensabile e quindi rinunciando a (quasi) tutte quelle spese extra che mi sono sempre permesso: per cui basta ristoranti, cinema, teatro, uscite per bere, sfizi dell'ultimo momento, gitarelle fuori città, mostre, eccetera, che non vuol dire sparire nel nulla cosmico, ma soltanto privarmi (molto spesso) di occasioni da passare in compagnia.

Poi non si sa mai, magari prendo una cinquina (giocassi al lotto) e tutti questi problemi svanirebbero come neve sotto il sole di maggio, ma per il momento mi devo attenere al piano che mi sono imposto.

venerdì, febbraio 16, 2007

Qualcosa è Cambiato

Il giorno "maledetto" è passato, e con lui se ne è andato tutto il bombardamento mediatico e commerciale che di solito lo segue come uno scodazzo chiassoso di una sfilata carnevalesca, ma a differenza degli altri anni ho sentito molto meno la pressione che la "festa" degli innamorati di solito imprime ai single non per scelta come me; sarà che ho altre cose per la testa, sarà che sono cresciuto e maturato (???), sarà che comunque durante l'anno sono successe parecchie cose che mi hanno messo di fronte a nuove prospettive, a nuove angolature della mia situazione personale.

Dopo anni di insuccessi e fallimenti, l'estate scorsa ho potuto provare l'esperienza di una storia e vivere per un periodo come mai mi era capitato, un periodo pieno di entusiasmo e intraprendenza, scalpitando durante la settimana aspettando l'arrivo del week-end, a volte senza nemmeno aspettare, prendere il DoblòDoc e andare sotto casa sua per farsi una passeggiata, per vedersi perché la voglia di stare insieme era troppa per resistere. Ero felice, ma felice sul serio, soprattutto perché credevo di aver trovato una ragazza per cui ero importante, con cui poter condividere idee sogni e progetti e che mi desiderava! E per chi come me è passato da un due di picche ad un altro senza soluzione di continuità è una cosa meravigliosa e dalla quale non si può uscire immutati.

Sì, qualcosa è cambiato, anche se sono stato mollato in un pessimo modo, senza nemmeno una spiegazione, una litigata, un qualcosa che mi faccia capire il perché oggi mi ritrovi comunque solo a guardarmi negli occhi con la mia gatta, nonostante abbia aggiunto altre 2-3 canzoni alla mia lista "strappalacrime", qualcosa è cambiato dentro di me, ho più fiducia, più sicurezza, più spavalderia (ho anche già collezionato un altro "No") perché, in fondo, non sono destinato ad avere la Solitudine come mia unica compagna.

domenica, febbraio 11, 2007

Siamo Tutti Testimoni

Al momento mi mancano le parole, al momento non ho ancora visto (ma letto e sentito sì), ma spero di vedere a breve, perché ieri sera in quel di Casalecchio di Reno si è potuto assistere all'incarnazione del basket nella sua più bella espressione, incarnazione avvenuta in un ragazzo di soli 18 anni, figlio "d'arte", ma che dal padre non ha preso nulla di quello che dimostra in campo.
Se avete un contratto Sky sport, cercatevi la partita di ieri tra l'Olimpia Armani Jeans Milano e la Virtus Vidivici Bologna: E siate testimoni anche voi

Intanto Treviso, domenica sera, ha conquistato l'ennesima coppa Italia della sua storia, arrivando a quota 8, una squadra che è la dimostrazione di cosa può fare una società seria che programmi il proprio lavoro negli anni; ed è riuscita a vincere nonostante i pronostici sfavorevoli in semifinale ed in finale, contro la prima e la seconda del campionato, vincendo le partite all'ultimo tiro recuperando degli svantaggi anche consistenti, trovando la forza nel gruppo più che nel talento.
Forza che ha dimostrato contro Siena, facile vincitrice su Napoli e che tutti si aspettavano in finale, forza che ha ritirato fuori contro Bologna, arrivata in finale dopo un tempo supplementare grazie ad una rimessa dubbia e un tiro da tre sbagliato, segnando il tiro decisivo allo scadere dei 40 minuti.
Dei quarti c'è poco da dire, rispettato il pronostico per tutti, con più o meno fatica da parte delle quattro teste di serie, diciamo che la vere emozioni si sono vissute soltanto sabato e domenica.

venerdì, febbraio 09, 2007

Working Progress

È passato un mese da quando ho rocambolescamente cambiato luogo di lavoro, un mese in cui le buone notizie (almeno sul lato lavorativo) non sono mancate.
Anzitutto il nuovo cliente mi ha dato la possibilità di cimentarmi nello sviluppo: dopo anni di onorata carriera da manutentore finalmente posso produrre qualcosa di "mio" invece che cercare gli errori prodotti da altri, il che è un passo avanti sia come figura professionale, sia come risorsa per l'azienda dato che gli sviluppatori costano di più dei manutentori. Non è la prima volta che mi cimento nello sviluppo, ma in precedenza era comunque una mansione secondaria rispetto alla mole complessiva del mio lavoro, e poi sviluppare, vedere nascere e crescere un progetto dal suo inizio ed esserne partecipi è una di quelle soddisfazioni che rendono il mio lavoro quasi gradevole (senza nulla togliere alle piccole soddisfazioni della manutenzione).
Poi l'ufficio in sè non è che mi entusiasmi, per quanto sia circondato da colleghi simpatici (ma niente donne...)e sia attaccato alla metropolitana, ma non ha un buon posto per passare la pausa pranzo e come zona non ha molte attrattive, anche se devo dire che ci sono altri benefit che me lo fanno rivalutare parecchio (tra cui la connessione Internet aperta).
Ma quello che più è importante sono le prospettive tangibili che ho di fronte, a parte una commessa molto lunga, la concreta, concretissima possibilità di ottenere un contratto a tempo indeterminato! Cosa che con i tempi che corrono e per la situazione stagnante del lavoro in Italia non è da sottovalutare; devo dire, però, che ultimamente nel settore informatico ho visto parecchio movimento, parecchia ricerca di programmatori e analisti anche per linguaggi con una certa età come il COBOL, segno che le aziende hanno finalmente deciso di investire nella produzione o nel mantenimento del bagaglio acquisito negli anni, segno che l'economia in questo paese si può riprendere.
Ora non mi resta che mettermi d'impegno per rinnovare il mio bagaglio con qualche linguaggio un po' meno arcaico, ora è tempo di imparare Java